ZOCAFFè – Esaurimento
Lucca è una bellissima città della Toscana da cui nel 2010 prende il via la storia musicale di Antonio Giagoni (che si contorna anche di altri musicisti) e si battezza come Zocaffé. Dediti ad un folk semplice e diretto approdano al mercato discografico con la pubblicazione de IL PIGLIO GIUSTO (2012) e NOI NON SIAMO FIGLI (2013) per la Phonarchia Dischi di Nicola Baronti. Grazie al positivo riscontro dei due dischi gli Zocaffè approdano ad una intensa attività live che li porta ad Arezzo Wave Toscana, ma anche a condividere il palco con nomi di prestigio come Levante, Max Gazzè ed il corregionale Bobo Rondinelli. Il 2014 si sviluppa nel pieno rispetto di una soddisfacente continuità con la vittoria al B-Live Contest nella categoria best band, aprendo le porte a numerosi concerti nel centro sud dello stivale, mentre nel 2015 l’ingresso di Gianmichele Gorga (chitarrista) porterà ad una trasformazione del gruppo in un duo.
E’ proprio in questa formazione che assumono una concretezza definitiva le idee di Giagoni – concepite quasi un anno prima – che porteranno ad ESAURIMENTO (ehm, il disco ovviamente). Sempre in linea con quanto già pubblicato, tra il nuovo materiale è possibile percepire una consapevole rotta musicale in cui le radici di una narrativa di stampo prettamente popolare si propagano in maniera articolata, facendo incontrare un folk dal carattere personale ad un eclettico substrato ritmico in cui inaspettate vibrazioni elettriche sembrano azzardare con moderazione. E’ una musica d’autore che fa tesoro di una leggerezza di una scrittura tutta italiana, in grado di puntare sull’esuberanza interpretativa capace di muoversi tra il serio ed il burlesco, rappresentando frangenti quotidiani costituiti da momenti di malinconia, gioia e profittevole riflessione. Canzoni che pur avendo un comune filo conduttore, suonano piacevolmente sghembe, dilettevoli e comunque inconfondibili mostrando perlopiù come freccia al proprio arco, una peculiare poesia urbana che permette lo sfogo di emozioni e turbamenti mai privi di una spiritosa ironia a suggellare il tutto.
Ironia che fuoriesce nell’accurata descrizione/confronto tra le donne di oggi e quella di ieri (“Prospettiva e Nostalgia“) o in quella di un illusorio amore (“Aline“), ma che sa tramutarsi in rodato sarcasmo nella sentita dedica agli uomini di un tempo (“Caro Nonno“). E se di amore ancora si tratta nel brano scelto per trainare il disco (“Luna“), merita sicuramente un ascolto il doppio omaggio ad una delle icone sexy della commedia italiana degli anni ’70/’80 con un’interpretazione che riesce a mettere insieme Baccini e la bossa nova. (“Fenech – pt.1-” & “Fenech – pt.2-“). Con il terzo lavoro a cui non si può negare la bontà dei brani, gli Zocaffè propongono una canzone d’autore con i piedi ben piantati nel passato, con la consapevolezza che una piena maturità artistica possa essere raggiunta solo senza mai smettere di guardare al futuro… e questo futuro sembra non essere poi così lontano.
CLAUDIO CARPENTIERI
Tracklist:
1.Fenech Pt. 1
2.Mi giustifico
3.Esaurimento
4.Luna
5.Il tempo
6.Caro nonno
7.Antonio Bento
8.Prospettiva e nostalgie
9.Aline
10.Fenech Pt. 2
Credits:
Label: Phonarchia
Distribuzione: Audioglobe/TheOrchard
Pubblicazione: 2016
Formato: Cd/Digital
Band:
Antonio Giagoni (voce/chitarra/grancassa)
Gianmichele Gorga (Chitarra)
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…