YNGWIE MALMSTEEN – Parabellum
Torna Yngwie Malmsteen con un nuovo album dopo la mezza delusione di “Blue Lightning” del 2019, ma era un album di cover, eccezion fatta per una manciata di brani che portavano la sua firma. Con “Parabellum” il chitarrista svedese torna a scrivere brani che vogliono riportare i ricordi ai primi lavori, sempre con le dovute differenze e i quattro brani cantati in alcuni momenti rispecchiano le sonorità di “Trilogy” del 1986. “Wolves At The Door” ci riporta indietro ai Rising Force, heavy metal neoclassico con la voce dello stesso Malmsteen, il brano piace ma manca qualcosa in sede di produzione, curata anche stavolta dal chitarrista svedese, ma quando arriva il guitar solo, impeccabile e unico, tutto viene lasciato alle spalle. C’è poi “Relentless Fury”, più sul class metal e con arrangiamenti raffinati che ci riporta ai tempi di “Trilogy”, atmosfere epiche difficili da dimenticare. Belle le atmosfere d’apertura di “Eternal Blis”, cori AOR, una chitarra acustica, una ballad sinfonica e una performance vocale di Yngwie molto apprezzabile e l’assolo veramente ottimo. L’ultimo brano cantato è “(Fight) The Good Fight”, tanto groove e un ritornello melodico e malinconico.
Ci sono poi i brani strumentali, quelli che chi scrive ha sempre molto apprezzato nella lunga discografia di Yngwie Malmsteen. “Presto Vivace In C# Minor” è il primo strumentale dei sei, ritmiche cadenzate alla “Black Star”, ma manca quella magia anche se il chitarrista sfodera tutta la sua sapienza, la sua maestria e tecnica chitarristica a gogo. Avvolge anche “(Si Vis Pacem) Parabellum”, song veloce e virtuosa e “Toccata” è letteralmente splendida, strumentale neoclassico con il chitarrista che travolge con i suoi riff, assoli e fraseggi e crea virtuosismi anche con il basso e cosa dire di “God Particle”, qui la chitarra di Malmsteen ci riporta nuovamente ai fasti dei Rising Force, brano epico e barocco. “Magic Bullet” è trionfante, veloce e dirompente con il chitarrista che nei suoi solos riprende alcune cose di 24 Capricci di Niccolò Paganini e “Sea Of Tranquillity”, nei suoi otto minuti di durata c’è tutto l’universo malsmteeniano, arie barocche, virtuosismi per chitarra acustica ed elettrica e molti riferimenti riportano al primissimo album di Yngwie Malmsteen e ai Rising Force, anche se quell’album e quel periodo è insuperabile e sarà difficilissimo da ripetere, se non assolutamente improbabile, anche perché in questo brano a volte c’è troppa ripetitività. Purtroppo anche in questo caso il chitarrista fa tutto da solo, produzione compresa e spesso è una lama a doppio taglio e la speranza, molto difficile, è che torni ad avere una vera band, un cantante, un bassista, un batterista e un tastierista.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Wolves At The Door
- Presto Vivace In C# Minor
- Relentless Fury
- (Si Vis Pacem) Parabellum
- Eternal Blis
- Toccata
- God Particle
- Magic Bullet
- (Fight) The Good Fight
- Sea Of Tranquillity
Label: Mascot Label Group
Genere: Neoclassic Metal/Shred
Anno: 2021
VOTO
Band:
Yngwie Malmsteen: Chitarra, voce e tutti gli strumenti
https://www.yngwiemalmsteen.com
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!