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YES – The Royal Affair Tour-Live From Las Vegas

YES – The Royal Affair Tour-Live From Las Vegas

Premetto che gli Yes senza Jon Anderson e Rick Wakeman per me non sono all’altezza di capolavori come “Fragile” e “Close To The Edge”, anche se ne hanno scritti altri di capolavori, diversi, a volte più commerciali ma sempre degni del nome degli Yes e premetto anche che sono una delle mie band preferite. Una lunga discografia e tanti live e quindi forse di questo “The Royal Affair Tour-Live From Las Vegas” possiamo benissimo farne a meno. Perché? Semplice, perché gli Yes di oggi, questi Yes, sembrano l’ombra di loro stessi. Jay Schellen, il batterista che aiuta Alan White dal vivo, sembra essere meno in forma del drummer storico e questo ci dispiace molto per quello che è il batterista simbolo degli Yes. Billy Sherwood è un grande musicista, ma sembra a disagio nel seguire le parti ritmiche e cerca troppo forzatamente di copiare lo stile dei Chirs Squire. Geoff Downess si impegna a ricreare ciò che faceva Rick Wakeman, ma sembra intimorito, anche se in altri live il suo ruolo cercava di svolgerlo abbastanza bene e umilmente, ma qui le tastiere hanno un volume basso, quasi intimorite nel farsi sentire.

Cosa dire di Jon Davison che cerca di calarsi nella parte di Jon Anderson, ma stavolta sembra forzato nella voce, essendo anche un cantante di tutto rispetto. Poi Steve Howe, la storia degli Yes, in questo live sbaglia, sembra suonare come un robot, un automa che svolge la sua parte oramai a memoria e senza nessuna spinta emotiva, senza passione e senza nemmeno la sua strabiliante e particolare tecnica strumentale. Detto questo brani come “No Opportunity Necessary, No Experience Needed” e capolavori come “Going For The One”, “I’ve Seen All Good People”, “Siberian Khatru” e “Starship Trooper” perdono tutto il loro fascino. Da salvare la cover di “Imagine” di John Lennon, strana ma efficacemente ‘yessizzata’ a dovere e il sempre splendido disegno di copertina di Roger Dean. Il concerto è del 2019, quindi molto recente, ma se questi sono gli Yes odierni e futuri, sarebbe giusto e onesto uscire degnamente e gloriosamente di scena.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. No Opportunity Necessary, No Experience Needed
  2. Tempus Fugit
  3. Going For The One
  4. I’ve Seen All Good People
    1. Your Move
    2. All Good People
  5. Siberian Khatru
  6. Onward
  7. America (Including Southern Solo)
  8. Imagine
  9. Starship Trooper

Label: BMG
Genere: Progressive Rock
Anno: 2020

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/10
VOTO

Band:
Alan White: Batteria
Steve Howe: Chitarra e voce
Geoff Downess: Tastiere
Jon Davison: Voce
Billy Sherwood: Basso e voce
Jay Schellen: Batteria

http://yesworld.com
https://www.facebook.com/yestheband/