What’s Going On: il Soul impegnato di Marvin Gaye
Nella musica soul c’è un pre e un post Marvin Gaye, che con la sua musica e precisamente con questo album ne ha profondamente segnato il genere. What’s Going On arriva dopo un periodo particolarmente intenso per l’artista di Washington.
Tammi Terrell, la cantante con la quale formava una celebre coppia, forse non solo sul palco, capace di riscuotere enormi successi, era appena morta a causa di un tumore al cervello. Il suo matrimonio con Anna Gordy, sorella del suo produttore discografico Barry, stava ormai naufragando, e il vestito da cantautore di ballad sentimentali, piene di grandi storie d’amore, gli stava più stretto che mai.
La depressione si abbatteva su Marvin, tanto da indurlo ad un ritiro dalle scene, ma fortunatamente la musica aveva ancora dannatamente bisogno di lui. Dopo due anni di assenza dai palcoscenici, decise di andare avanti, ma in modo diverso. Il mondo stava cambiando, i grandi temi come la guerra in Vietnam non potevano passare inosservati.
Fu così che scrisse il brano “What’s Going On”, con quel “War is not the answer” a farne da manifesto. Un brano soul, che parlava di sociale, intriso di spiritualità, un vero fulmine a ciel sereno.
Talmente sorprendente che Barry inizialmente si rifiutò di produrlo poichè “poco commerciale”. Una volta pubblicato invece riscosse un enorme successo, e si decise di comporre un intero album su quella linea.
“What’s Going On” inaugura un nuovo corso per la musica soul, con questioni come la povertà, le droghe, e appunto la guerra, che venivano affrontati con gli occhi dei veterani di ritorno a casa dal Vietnam.
Il disco fu innovativo anche dal punto di vista stilistico diventando in un certo senso uno dei primi “concept album”, per via delle canzoni che si allacciavano fra loro
di Francesco Vaccaro
Studente di Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l'università La Sapienza di Roma, da sempre animato dalla passione per la musica. Nel 2012 entra nel mondo dell'informazione musicale dove lavora alla nascita e all'affermazione del portale Warning Rock. Dal 2016 entra a far parte di TuttoRock del quale ne è attualmente il Direttore Editoriale, con all'attivo innumerevoli articoli tra recensioni, live-report, interviste e varie rubriche. Nel 2018, insieme al socio e amico Cristian Orlandi, crea Undone Project, rassegna di musica sperimentale che rappresenta in pieno la sua concezione artistica. Una musica libera, senza barriere né etichette, infiammata dall'amore di chi la crea e dalle emozioni di chi la ascolta.