Now Reading
VICTOR SMOLSKI’S ALMANAC – Rush Of Death

VICTOR SMOLSKI’S ALMANAC – Rush Of Death

almanac CD 20

Dopo essersi congedato dai Rage, il chitarrista Victor Smolski nel 2016 forma gli Almanac e nel 2016 e nel 2017 pubblica due album rispettivamente “Tsar” e “Kingslayer”. Il sound rimane ancorato a quello dei Rage, riveduto in alcuni passi e reso più personale al suo stile chitarristico. Con il terzo album “Rush Of Death” gli Almanac affinano il loro sound, rendendolo più vario, più epico e con varie sfumature, dandogli anche un tocco cinematografico e teatrale e in più c’è l’estro e la tecnica del chitarrista. “Predator” è heavy metal possente e dalle linee thrash e il ritornello è invece orecchiabile e sposta il sound verso il power metal e il guitar work di Victor Smolski e un giro di basso di Tim Rashid a cui si aggiunge lo stesso giro della chitarra di Smolski, aprono la title track, “Rush Of Death”, altro brano molto heavy e veloce e la voce di Patrick Suhl è ancora più dura e roca, a volte in duetto con quella femminile di Jeannette Marchewka e “Let The Show Begin” è un breve brano tra ambientazioni cinematografiche con tanto di voce narrante che fa da preludio a “Soiled Existence”, brano più epico e molto vario dove c’è anche la voce di Jeannette e i growls di Marcel Junker, qui in veste di ospite e il ritornello è molto epico e maestoso e con affascinanti armonie vocali che richiamano, ma alla lontana, anche i Queen.

Con “Bought And Sold”, gli Almanac bilanciano power, speed e thrash metal, con duri riff di chitarra e fraseggi e assoli dal tocco neoclassico e ancora “Satisfied”, dal tocco epico, con arpeggi melodici di chitarra (splendido l’assolo di chitarra passionale e denso di feeling) e con orchestrazioni sinfoniche, ma esplode dopo in un a furia metal, sempre ben bilanciata con melodie avvolgenti e magnetiche e specialmente il ritornello ha melodie sinfoniche e barocche. In chiusura “Can’t Hold Me Back”, heavy metal più diretto e “Like A Machine”, introdotta da un chitarra acustica, atmosfere da ballad e la voce di Jeannette, ma poi si evolve in una cavalcata metal molto anni ottanta e i ritornello è orecchiabile e in chiaro stile power metal e nel mezzo Smolski offre un breve assolo di chitarra flamenco. L’album della svolta per Victor Smolski e i suoi Almanac? Forse! La cosa sicura è che si sta delineando un sound molto più personale.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Predator
  2. Rush Of Death
  3. Let The Show Begin
  4. Soiled Existence
  5. Bought And Sold
  6. The Human Essence
  7. Satisfied
  8. Blink Of An Eye
  9. Can’t Hold Me Back
  10. Like A Machine

Label: Nuclear Blast Records
Genere: Heavy Metal
Anno: 2020

0
/10
VOTO
almanac band 20

Band:
Victor Smolski: Chitarra
Patrick Suhl: Voce
Jeannette Marchewka : Voce
Tim Rashid : Basso
Kevin Kott: Batteria

Special Guests:
Frank Beck: Cori
Marcel Junker: Cori e growls

https://www.almanac.band
https://www.facebook.com/AlmanacVS.band
https://www.facebook.com/victorsmolskiofficial
https://www.victorsmolski.de
https://www.nuclearblast.de/en/label/music/band/about/3824074.almanac.html