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U.D.O. AND DAS MUSIKKORPS DER BUNDESWEHR – We Are One

U.D.O. AND DAS MUSIKKORPS DER BUNDESWEHR – We Are One

Il significato di questo album degli U.D.O. potrebbe essere frainteso. Si perchè spesso Udo Dirkschneider ha quell’aspetto arrogante, cattivo e militarista e anche perchè qui è presente la Banda Musicale dell’Armata Tedesca, la Musikkorps Der Bundeswehr guidata dal tenente colonnello Christoph Scheibling. Ma nulla di tutto questo perchè “We Are One” va letto ed interpretato con quel simbolo pacifista che Udo vuole trasmette con questi brani e creando una colonna sonora epica, maestosa e che cattura dal primo ascolto, i testi affrontano anche temi come l’immigrazione, la natura, ecc.. Un pò come fecero gli Uriah Heep con la copertina di “Salisbury” con quel carrarmato minaccioso e vennero accusati di significati militareschi, ma era solo un’accusa della band alla politica guerrafondaia britannica de quegli anni. Il titolo dice tutto “We Are One”, senza distinzioni, siamo tutti uguali….e la musica poi, vibrante ed emozionante.

“Pandemonium” è puro heavy metal e la potenza del sound e la voce graffiante e arcigna di Udo ben si connettono con l’orchestra e i chitarristi Andrey Smimov e Fabian Dee Dammers, sanno creare riff, assoli e fraseggi eccellenti e “We Are One” è più solare, allegra e dal piglio commerciale, basso pulsante e affascinanti sono i cori e viene voglia di cantare con loro, mentre “Love And Sin” ha un’apertura sinfonica maestosa con archi e cori epici, flauti e sonorità da film fantasy e arriva subito dopo il sound classico degli U.D.O. arricchito sempre da cori epici e maestosi e il ritornello è da cantare ad altissima voce e ancora una volta il guitar work è perfetto e ricco di sfumature ed un flauto, che sembra essere suonato da un menestrello, chiude il brano. Tutto l’album ha un suo fascino particolare e “Future Is The Reason Why” è un invito a corte, l’orchestra crea una fanfara di accoglimento e tra cori e archi torna prepotentemente l’heavy metal degli U.D.O. e la voce del singer tedesco e ancora “Children Of The World, power ballad sinfonica con parti molto melodiche e barocche e cori femminili molto avvolgenti e con Udo che canta la sua voglia di pace.

Bella e avvolgente è “Blindfold (The Last Defefnder)”, una sinfonia lasciata all’orchestra e alla sola e splendida voce di Manuela Markewit e anche “Blackout”, strumentale meraviglioso dove l’orchestra accompagna i fraseggi chitarristici che avvolgono e ci portano nell’impetuosità della musica classica e poi il solo pianoforte che ci accompagna fino alla fine del brano e al metal di “Mother Earth” e dove Udo Dirkschneider torna a dettar legge con la sua voce. Anche “Natural Forces” è strumentale e possente e gli assoli neoclassici vengono accompagnati dall’orchestra, cori e battiti di mani  e piedi per terra e viene voglia di partecipare ad una danza allegra e accogliente e “Neon Diamond” è heavy metal classico in apparenza con la voce di Udo più pacata e appare anche un sax a dare quel tocco particolare ad un brano che sa fare anche agitare la testa ed alzare il pugno al cielo e appare nuovamente la sempre splendida voce della Markewit e il guitar solo è toccante e poi si susseguono sax e le due voci, di Udo e di Manuela, per un sound che veramente avvolge, coinvolge e rapisce.

Non posso non segnalare “Beyond Gravity”, strumentale che dà gioia per le sue influenze celtiche con tanto di cornamuse che duettano anche con le chitarre e solo nel finale arrivano i vocalizzi di Manuela e i cori e come se non bastasse arriva il funky metal di “Here We Go Again”, con tanto di fiati e ricordi di Aerosmith. A questo punto vanni citati anche i due brani conclusivi, lo speed metal di “We Strike Band” e la mente va alla leggendaria “Fast As A Shark” degli Accept e il guitar solo è neoclassico e ci riporta agli eighties e “Beyond Good And Evil”, dove Vivaldi, le arie veneziane nella parte dell’orchestra, incontra il metal classico degli Accept e degli U.D.O. e dove le parti vocali sono affidate a dei canti gregoriani. Un album eccezionale, dove a volte sembra che il singer tedesco lasci molto spazio alle parti strumentali, ai singolo coristi e strumentisti, banda dell’Armata Tedesca compresa.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Pandemonium
  2. We Are One
  3. Love And Sin
  4. Future Is The Reason Why
  5. Children Of The World
  6. Blindfold (The Last Defender)
  7. Blackout
  8. Mother Earth
  9. Rebel Town
  10. Natural Forces
  11. Neon Diamond
  12. Beyond Gravity
  13. Here We Go Again
  14. We Strike Back
  15. Beyond Good And Evil

Label: AFM Records/ Soulfood Music
Genere: Heavy Metal/Symphonic Metal
Anno: 2020

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/10
VOTO

Band:
Udo Dirkschneider: Voce
Andrey Smimov: Chitarra
Fabian Dee Dammers: Chitarra
Tilen Hudrap: Basso
Sven Dirkschneider: Batteria

Special Guests:
Manuela Markevit: Voce
Musikkorps Der Bundeswehr
Christoph Scheibling: Direttore D‘Orchestra

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https://www.youtube.com/user/UDOtubetv