TUTTO DE GREGORI il racconto di 230 canzoni – Federico Pistone (Arcana Edizioni)
Che Francesco De Gregori sia oggi forse da considerare come il più grande autore italiano di canzoni vivente è un fatto. Chi ne ha seguito l’evoluzione artistica a partire dall’inizio degli anni Settanta (il suo primissimo album, “Theorius Campus”, esce nel 1972 e lo vede in sodalizio con Antonello Venditti) e conosce anche gli esiti finali della sua attività di musicista e di sopraffino scrittore di testi (ascoltabili nei singoli brani di produzioni discografiche inarrivabili come “Rimmel”, 1975, “Buffalo Bill”, 1976, “De Gregori”, 1978, oppure, arrivando ai dischi più recenti di Francesco, come “Calypsos”, 2006, “Sulla strada” – uno migliori in assoluto sul totale di una trentina di album finora editi dal nostro – 2012, e “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto”, dove il cantautore romano rivede negli arrangiamenti, riscrivendone in italiano i testi, alcuni dei cavalli di battaglia dell’americano), è consapevole della coerenza artistica di Francesco, della profondità delle sue songs, della loro attitudine a trovare spazio in campi che esulano da quello in cui appare relegata la canzone leggera italiana. Come le canzoni di Dylan appartengono ad ambiti culturali universali tout court, anche quelle di De Gregori, per la profondità di significato delle loro parole e il grande valore letterario rivestito dalle stesse, possono entrare a far parte di domini culturali non solamente pertinenti a quello ristretto della canzone d’autore del nostro paese. Del resto basta riascoltarle, le canzoni di De Gregori, proprio rileggendone i testi. “Quello che è Francesco De Gregori lo sappiamo ma non sappiamo definirlo. Arte cantabile potrebbe rendere l’idea. Un piccolo miracolo travestito da musica leggera che, pur senza competere, a volte rischia di superare per intensità ed emozione un verso di Montale, un’aria di Puccini, un frammento di Buzzati.”, scrive Federico Pistone nell’introdurre il suo bel libro “Tutto De Gregori. Il racconto di 230 canzoni”, che si presenta al lettore come un accompagnamento ragionato all’arte degregoriana, un libro che può utilmente accompagnare un ascolto sistematico delle canzoni del nostro ma allo stesso tempo fungere da opera di consultazione da utilizzare unicamente al bisogno. Precisa Pistone che ogni brano è contrassegnato con un certo numero di stelline in stile cinematografico. Stelline soggettive, discutibili e anche provocatorie, precisa l’autore, quindi trascurabili (è la sensibilità di ciascuno degli ascoltatori, in fondo, a dare il giudizio necessariamente individuale su ogni canzone). Un libro, quello di Federico Pistone, che piacerà tanto a chi ama le canzoni di De Gregori ma che potrà fungere da guida all’ascolto per tutti coloro che vorrebbero avvicinarsi ad esse.
GIOVANNI GRAZIANO MANCA
Dettaglio del prodotto:
Copertina flessibile: 303 pagine
Editore: Arcana (31 ottobre 2019)
Collana: Musica
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8862317026
ISBN-13: 978-8862317023
Peso di spedizione: 358 g
Giovanni Graziano Manca è nato a Nuoro ma vive e opera a Cagliari. Laureato in filosofia, pubblicista, da sempre si interessa di cultura, in particolar modo di musica, poesia, arte, filosofia e letteratura. Numerose le pubblicazioni al suo attivo: oltre a collaborare con quotidiani e periodici, ha pubblicato volumi di narrativa e di poesia (ultimi, tutti in versi, "In direzione di mete possibili" Lieto Colle, 2014 , "Voli in Occidente" Eretica, 2015, e "Nel tempo che si muove", Antipodes, 2020, articoli e saggi su riviste specialistiche e web.