“L’incontro” il nuovo album di Tōru
“L’Incontro”, il secondo album di Tōru, si presenta come un’opera musicale che abbraccia un concetto profondo e universale: l’importanza del contatto umano e le trasformazioni che questo può portare nel nostro essere interiore.
Un album che si può definire anche un concept album, per certi versi, poiché è un viaggio coinvolgente che ti accompagna in molteplici letture e interpretazioni. Sonorità elettroniche e sperimentazioni sono al servizio dell’ascoltatore sospingendolo, talvolta con delicatezza altre volte con più audacia, verso una profonda riflessione di noi stessi e per noi stessi.
Lo stesso pezzo “Specchio” è infatti un urlo verso il mondo e verso il nostro io più profondo, fatto di contraddizioni che vuole spingerci ad una profonda introspezione. Un altro brano inoltre che vuole fortemente farci riflettere risulta anche essere “Tela Bianca”: molto complesso dal punto di vista armonico, necessita di vari ascolti per comprenderne tutte le sfumature. Allo stesso tempo però è un pezzo che si apre verso l’esterno e verso tutto ciò che è diverso da noi: diversità che possono arricchirci invece di dividerci.
Ed è proprio queste riflessioni che fanno sì che “Svanire” il pezzo di apertura, sia una sorta di scopo, di obiettivo da perseguire: staccarsi dalla frenesia del mondo per potersi “ricentrare”, quasi come una meditazione yoga.
Meditazione che ci allontana dalla frenesia del mondo e dagli svaghi eccessivi che diventano poi distrazioni che scollegano dalla realtà: basti pensare a “Cavie” che analizza il complesso sistema della solitudine in un mondo altamente tecnologico. Io non sopporto più di vivere così, in questa gabbia tecnologica, un’umanità che non si sveglia dal proprio torpore, rinchiusa in una gabbia.
Il pezzo “Ninna Nanna” è un pezzo che ti frega, passatemi il termine. Con il suo minuto e 58 secondi di durata, il pezzo più corto dell’album, riesce a fare da ponte a tutte le altre composizioni insinuandosi nella mente e nei pensieri. Al secondo ascolto capisci che, la dolcezza della melodia funge da “cavallo di Troia” per il significato del pezzo: è colpa dell’America se adesso i sogni stanno chiusi in un conto in banca. Magistrale critica al capitalismo.
Se dovessimo descrivere con un aggettivo l’album e tutte le tracce che lo compongono, potremmo usare la definizione di “dettagliato”, perché è di dettagli che è ricco questo lavoro.
Le tematiche proposte da questo lavoro, sia a livello melodico che testuale risultano, auspicabilmente, essere universali. Il trionfo di innovazione, sperimentazione e contemporaneamente di legame con il reale, risultano essere alquanto convincenti in un panorama musicale che, talvolta appiattito, potrebbe perdere il contatto con la realtà e la qualità.
Redazione
Tracklist:
01. Svanire
02. Luce
03. Raccontarsi
04. Specchio
05. Tela Bianca
06. Ninna Nanna
07. Conchiglia
08. Cavie
09. Oltre il Confine
Credits:
Etichetta: Pulp Dischi
Scritto e Interpretato da Tōru
Registrato da Nicola Baronti e Simone Sandrucci , Mixato da Simone Sandrucci e Tōru ad eccezione di “Conchiglia” mixata da Andrea Ciacchini presso il Sam Studio di Lari.
Hanno suonato:
Tōru: Voce, Tastiere, programmazione elettronica
Nicola Baronti: Tastiere, percussioni
Emma Vitarelli: Voce in “Ninna Nanna”, Cori
Giovanni Ranuzzi: Percussioni, programmazione ritmica in “Conchiglia”
Giulio Beneforti: Basso in “Cavie”
Simone Sandrucci: Chitarra Acustica in “Oltre il Confine”, Cori in “Luce”
“Vergine”: Cori in “Luce”