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THE NOTWIST – Superheroes, Ghostvillains & Stuff

THE NOTWIST – Superheroes, Ghostvillains & Stuff

La Promorama (leader e stratega nella promozione musicale – e non solo – di artisti nazionali e stranieri) annovera una variegata ed interessante scuderia che per quel che ci riguarda, punta su interessanti rappresentanti di una proposta musicale tanto diversa quanto di qualità. I Notwist provengono da Weilheim (vicino Monaco di Baviera) e sicuramente sintetizzano al meglio quanto appena detto, dichiarandosi veri e propri precursori di una insolita mistura stilistica in grado di racchiudere, post-rock, electro-rock, ambient, jazz, hardcore inebriati da un cuore di metallo senza rischiare di essere impropriamente ingabbiati secondo un’errata classificazione. Il nucleo del gruppo gravita intorno ai fratelli Markus (vocals and guitars) e Michael Acher (bass) a cui vanno ad aggiungersi il batterista Mecki Messerschmidt (poi sostituito da Andi Haberl) ed il programmatore Martin Gretschmann che va ad ampliare la peculiare cifra stilistica che da sempre contraddistingue i lavori in studio della band. L’artigianale assalto dell’eponimo esordio (1991) e quello dell’hardcore punk di NOOK (1992) non fa prefigurare la metamorfosi a cui 12 (1995) farà da trait d’union con i successivi SHRINK (1998) e NEON GOLDEN (2002), esempi compiuti di elettronica avanguardista fluidificata con ambient jazz e semplici melodie, il tutto distintamente lontano dalla possanza dei primi lavori.    Con l’avvento del terzo millennio gli Archer investono energie in progetti paralleli (Markus con l’indie elettronica nei Lali Puna e Michael nei glaciali Ms. John Soda) per poi riunirsi e garantire una decorosa vita al main project pubblicando nel 2008 l’elettroacustico orchestrale di THE DEVIL YOU + ME ed il successivo CLOSE TO THE GLASS  (che si farà attendere per sei anni!), un diversificato concentrato tra sperimentazione ed onirismo melancolico modellato per la forma canzone, la cui pubblicazione per la celebre Sub Pop non deve assolutamente fuorviare.

Dopo quasi tre decadi di storia arriva anche il doveroso live, registrato a Leipzig (come Lipsia forse la si conosce di più) in Germania, durante una fredda serata invernale, viene riproposto un bel pacchetto di brani (ben sedici!) pescati in prevalenza dalla produzione del nuovo millennio favorendo giustamente il notevole NEON GOLDEN. Musica che pur rispettando la forma originale viene riletta spaziando in maniera suggestiva in un alveare sonoro le cui pencolanti ritmiche fanno da cronometrico riferimento, plasmando e modellando senza appesantire la consistenza dei momenti più tirati.  Una musicalità visionaria che si pone come occasione di viaggio in uno spazio temporale, ove percepire stati fisici e psichici indotti diventa assolutamente normale, quasi un bisogno a voler equilibrare un’eccessiva ed ordinata esistenza interiore. Due sono le funzioni che i Notwist si sono da sempre prefissati: ricerca attraverso suoni sospesi nel vuoto di limbi posti tra sogno e realtà e con le profonde liriche introdurre l’ascoltatore ad una metafisicità apparentemente sintetica. Ed entrambe sono magistralmente raggiunte.  Una lunga traversata inaugurata con la trascendenza di “They Follow Me” e poi “Close to the Glass”, che non poteva non premiare la storia più recente, mentre la meccanicità di “Trashing Days” e “This Room” omaggiare quello che la critica colta ritiene il capitolo più riuscito ed a l’hard/shoegaze di “One Dark Love Poem” – unica testimonianza del millennio trascorso – ricordare la ruvidezza degli inizi. Un continuo avvicendarsi di calibrati cambi ritmici ed armonie soffocanti che non annoiano neanche nelle long versions di “Into Another Tune” e “Run Run Run”, strutturalmente aggressive e pregne di lenta e talvolta allucinata espressività, e alla suadenza di “Consequence” preparare la chiusura di questa insolita escursione musicale lasciata a “Gone Gone Gone” anche qui giustamente in chiusura.

Un soddisfacente compendio per chi ha voglia di avvicinarsi ai Notwist risultando vitale ed intimo nell’insieme, senza dimenticare di trasmettere all’affascinato pubblico il gusto di fare semplicemente la musica che al gruppo più piace.

Claudio Carpentieri
Voto: 8/10


Tracklist:
01 They Follow Me
02 Close To The Glass
03 Kong
04 Into another tune
05 Pick Up The Phone
06 One With The Freaks
07 This Room
08 One Dark Love Poem
09 Trashing Days
10 Gloomy Planets
11 Run Run Run
12 Gravity
13 Neon Golden
14 Pilot
15 Consequence
16 Gone Gone Gone

Published: 2016
Label: Allen Transistor
Distribuzione: Indigo / Morr Music

Band:
Markus Acher – guitar, vocals
Michael Acher – bass
Martin Gretschmann (aka Console) – programming
Andi Haberl – drums 

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