THE BLACK KEYS – Ohio players
Il 5 aprile è stato pubblicato il dodicesimo album in studio del duo The Black Keys formato da Dan Auerbach e Patrick Carney: Ohio Players, un ruvido garage blues rinfrescato da influenze beat e persino hip-hop.
Il disco si presenta innovativo e audace, nella realizzazione dei quattordici brani il duo ha collaborato con Noel Gallagher (co-autore di tre canzoni) e soprattutto con Beck (co-autore di metà disco), la scelta di aver come riferimento e ispirazione musicisti provenienti da diversi generi giova ai Black Keys perché riesce a far confezionare un album brillante e diretto.
Se il primo estratto “Beautiful People (Stay High)” può sembrare banale e già ascoltato, brani come l’intensa “On the Game” e le accattivanti e melodiche “Don’t Let Me Go” e “Only Love Matters” tengono alta l’attenzione e il piacere, il crescente turbinio basato principalmente su chitarra di “Read Em and Weep” ricorda il vecchio sound del surf-rock e le note vintage di Pulp Fiction.
In Ohio Players i Black Keys lasciano spazio anche alle cover: “I Forgot to be Your Lover” firmata William Bell e Booker T. Jones si divertono inserendo spruzzate di insolito hip-hop a cura di Candy and Her Friends (con Lil Noid); “Paper Crown” è il pezzo in cui Beck è voce principale, il brano contiene anche una strofa rappata da Juicy J dei Three Six Mafia, un brano che rievoca crossover fra hip-pop e rock; in “On the Game” brilla l’assola di chitarra e cori di Noel Gallagher: la mina beat dell’album pronta al esplodere; il resto dei brani si lasciano ascoltare catapultandoci in un concerto blues modernizzato.
Con questa nuova fatica i Black Keys sembrano aver fatto una settimana in villeggiatura nel passato e al ritorno hanno deciso di recarsi in studio registrazione e suonare ispirati dal sound tipico del passato soprattutto degli anni ’90; in quest’epoca in cui anche la musica è vittima delle nuove tecnologie capaci di accelerare il processo creativo Ohio Players è un lavoro che attraverso un alchimia perfetta tra musicisti provenienti da diversi generi tiene insieme le influenze più disparate con fantasia sfrenata e ottimo rock, gli strumenti sono protagonisti e la musica è regina.
Dan Auerbach e Patrick Carney tornano sulla scena musicale con un’intesa ricca di collaborazioni e versatilità, un album da ascoltare che si farà riascoltare (il quarto album in cinque anni).
LEONARDO DeLARGE
Tracklist:
1 – When my sship comes in
2 – Losing faith
3 – Whatever I do
4 – In control
5 – Back where I started
6 – The beginning of the end
7 – The only one
8 – Turn back time
9 – Take me higher
10 – From now on
Credits:
Data di uscita: 5 aprile 2024
Casa discografica: Nonesuch Records
VOTO
Band:
Dan Auerbach – voce, basso, chitarra elettrica, produzione (tutte le tracce); Moog (tracce 6, 8, 10); battiti di mani, drum machine (6, 10); Mellotron, agitatore (6); Organo Hammond (9), vocoder (10)
Patrick Carney – battiti di mani, drum machine, batteria, produzione (tutte le tracce); chitarra elettrica (tracce 1, 3, 4, 9, 14), tamburello (1, 5, 9, 12), Moog (1, 6, 9, 10, 13), Mellotron (2, 5), shaker (5, 9, 12), campanaccio (5, 9), sintetizzatore (12)
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Nato sotto le stelle del 06 dicembre 1993 a Trani (BT) è appassionato di ogni forma d’arte fin da piccolo, dal 2018 è l’autore di vari racconti fantastici e surreali tra cui: “FigaPower - In cerca d’Amore”, “C’era una volta la Musica” e “Corsa nella Notte” che l’inseriscono nell’ambiente underground letterario italiano; nel 2021 è pubblicata la sua prima raccolta: Eroi e Fregature a cui segue nel 2023 Birre, Rose e Fantasia. Dal 2020 la passione e devozione per la musica lo conduce a intraprendere una collaborazione con TuttoRock, arricchendo l’area blog e recensioni.