SUNSTORM – Afterlife
Il primo album dei Sunstorm, l’omonimo del 2006, era come il continuo dei Rainbow del periodo in cui militava alla voce Joe Lynn Turner ed era proprio lui a ricoprire le vesti di cantante di una band nata per mano di gran parte dei Pink Cream 69, Dennis Ward compreso. Dopo vari album come “House Of Dreams”, del 2009 a cui si aggiunse Gunter Werno dei Vanden Plas alle tastiere e come “Emotional Fire” del 2012, i Sunstorm cambiano pelle e iniziano a vestire tricolore, il nostro, quello italiano. Rimane il solo Turner alla voce e il resto della band è formato da alcuni dei nostri migliori musicisti come Alessandro Del Vecchio, Francesco Jovino, Nik Mazzucconi e Simone Mularoni e il sound non cambia affatto e album come “Edge Of Tomorrow” del 2016 ne danno testimonianza. Nel 2018 arriva “The Road To Hell”, dove arriva Edo Sala alla batteria al posto di Jovino. Passano 3 anni e c’è il ritorno dei Sunstorm con “Aterlife” e con un nuovo rivoluzionamento nella line-up, Michele Sanna alla batteria al posto di Sala e la cosa che più colpisce è l’abbandono di Joe Lynn Turner che lascia il microfono all’oramai onnipresente Ronnie Romero. Una cosa però non cambia nemmeno stavolta, il sound.
La title track, “Afterlife” mette subito le cose in chiaro, i Sunstorm suonano hard rock anche se hanno cambiato pelle e il brano ci riporta, come già detto, ai Rainbow del periodo i cui militava Joe Lynn Turner, ritmiche veloci, sempre ottima la voce di Ronnie Romero e la chitarra di Simone Mularoni e le tastiere di Alessandro Del Vecchio che si inseguono e si scontrano/incontrano come ai vecchi tempi e “One Step Closer” sposta di più l’attenzione verso un AOR più ritmato e energico e “Swan Song” dove torna quell’hard rock melodico marchiato a fuoco Rainbow e con un ritornello irresistibile ed orecchiabile. C’è anche “Born Again”, dove la band prosegue senza tregua ad inondarci di hard rock e al contrario “Stronger” è un perfetto incrocio tra hard rock melodico e AOR e i ricordi vanno a album come “Odyssey” ed “Eclipse” di Yngwie Malmsteen. La ballad c’è e risponde al nome di “Lost Forever”, romantica struggente e sinfonica e i due volti della band mettono la parola fine all’album, il volto più AOR con la Journey oriented “Darkest Night” e quello più hard rock simil Rainbow ma anche Deep Purple degli anni 80, quelli di “Perfect Strangers” per intenderci. Un ottimo album, ma a mio avviso l’onnipresenza della voce di Romero in tutti gli album hard rock targati Frontiers e non, potrebbe essere un’arma a doppio taglio, potrebbe iniziare a stancare.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Afterlife
- One Step Closer
- Swan Song
- Born Again
- Stronger
- I Found A Way
- Lost Forever
- Far From Over
- Here For You Tonight
- Darkest Night
- A Story That You Can Tell
Label: Frontiers Records
Genere: Hard Rock/AOR
Anno: 2021
VOTO
Band:
Ronnie Romero: Voce
Simone Mularoni: Chitarra
Alessandro Del Vecchio: Tastiere e cori
Nik Mazzucconi: Basso
Michele Sanna: Batteria
https://www.facebook.com/SunstormMusic
http://www.frontiers.it/
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!