STEVE VAI – Inviolate
Ogni volta che si avvicina il giorno dell’uscita di un nuovo album di Steve Vai, inizio a farmi molte domane. Riuscirà ad eguagliare quel capolavoro che è “Passion And Warfare”? Oppure, sarà un album alla Frank Zappa e quindi molto sperimentale? O ancora, continuerà a scrivere album strumentali o sarà cantato? A tutte queste domande Steve Vai risponde con “Inviolate”, un album che bene o male leva tutti i dubbi e l’unica domanda che non avrà mai risposta è la prima, perché un album come “Passion And Warfare” rimane inarrivabile anche per lo stesso Steve Vai.
In “Inviolate” c’è tutta la genialità del chitarrista statunitense, ma va ascoltate più volte per poterlo assimilare in tutta la sua bellezza ed apprezzarlo come merita. “Teeth Of The Hydra” è uno di quei brani geniali di Steve Vai, inetichettabile, c’è il genio di Frank Zappa e il genio dello stesso Steve Vai, un sound che abbraccia e ci tiene stretti in un caleidoscopio di colori e di suoni e il chitarrista invece di scaricarci addosso tutta la sua strabiliante tecnica strumentale, ci sorprende con riff distorti, melodie che arrivano da ogni parte del mondo, un particolare uso della leva del vibrato e tanta fantasia in fase di scrittura ed esecuzione e “Zeus In Chains” ci lascia anche a bocca aperta per l’eleganza con cui il chitarrista tocca la sua chitarra, a volte con grazia ed altre con irruenza e impetuosità e ancora “Little Pretty”, dove c’ ancora una volta tanto Frank Zappa nell’animo di Steve Vai, sonorità dissonanti e fraseggi di chitarra che entrano nell’anima e un po’ la sconvolgono, (ma piacevolmente).
“Candlepower” è un brano più breve e il chitarrista stacca il distorsore per regalarci qualcosa di unico e lo riaccende in “Apollo In Color”, brano splendido dove la sezione ritmica sembra andare nel verso opposto della chitarra, ritmiche dispari e in parte anche confusionarie sono accompagnate da una chitarra pensante, sperimentale, ‘delicatamente’ impazzita, in una sola parola, spettacolare! C’è ancora spazio per “Avalancha”, song trascinante e sconvolgente, Steve Vai qui è insuperabile e per “Greenish Blues”, splendido blues toccante e passionale, suonato con grande trasporto e con un tocco unico ed inimitabile, un blues alla Steve Vai. “Knappsack” travolge, altro splendido brano caratterizzato da un lavoro chitarristico incredibilmente geniale e particolarissimo, sorretto da una sezione ritmica virtuosa e possente e “Sandman Cloud Mist”, lento e ricco di quel feeling che Steve Vai riesce a trasmetterci e a farci emozionare. “Inviolate” non è un disco facile, va ascoltato con attenzione e più di una volta per giudicarlo, vi accorgerete che ad ogni ascolto si provano emozioni diverse e il fascino di ogni brano, di ogni nota e di ogni trovata del chitarrista alla fine rapirà la vostra attenzione ed il vostro cuore.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Teeth Of The Hydra
- Zeus In Chains
- Little Pretty
- Candlepower
- Apollo In Color
- Avalanche
- Greenish Blues
- Knappsack
- Sandman Cloud Mist
Label: Favored Nations Entertainment/Mascot Label Group
Genere: Heavy Metal/Progressive Metal/Shred
Anno: 2022
VOTO
Band:
Steve Vai: Chitarra elettrica e 12 corde acustica, basso e programmazione
https://www.vai.com
https://www.facebook.com/stevevai
https://twitter.com/stevevai
https://www.instagram.com/stevevaihimself/
https://www.youtube.com/user/SteveVaiHimself
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!