SERGIO COSSU – Falsopiano
Falsopiano è il primo album solista di Sergio Cossu, musicista milanese ma padovano d’adozione, ex componente e autore di alcuni dei più grandi successi dei Matia Bazar dei tempi d’oro. Il disco, disponibile in tutti gli store digitali e sulle piattaforme di streaming (Blue Serge/Egea), contiene dodici tracce per pianoforte solo, ed è stato registrato nello scorso luglio all’Urban Recording Studio di Trieste. La carriera artistica di Sergio Cossu, pianista, produttore e compositore, è indubbiamente lunga e varia. Iniziata negli anni ’70 nelle prime radio libere e proseguita prima come autore (Enzo Jannacci, Miguel Bosè) e poi dal 1984 al 1999 nei Matia Bazar. Nel 2003 ha fondato l’etichetta discografica Blue Serge con la quale ha pubblicato oltre 60 cd di jazz e classica. Oltre a più di 100 canzoni (Ti sento, Souvenir, Dedicato a te, Piccoli giganti, Noi, Siviglia, Amante Bandido, Stringimi…) ha scritto musiche per il teatro, la radio, la televisione. Ha suonato in studio e dal vivo con Paolo Fresu, Marco Tamburini, Rossana Casale, Enzo Jannacci, Ricky Gianco, Roberto Colombo, Gualtiero Bertelli, Grazia Di Michele, Lucio Fabbri, Vittorio Matteucci, Maurizio Camardi, Ares Tavolazzi, Alberto Radius e molti altri.
«La mia storia pop pubblica termina nel 1999 (vent’anni fa) con la mia uscita dai Matia Bazar, dopo una meravigliosa avventura durata quindici anni – racconta l’artista. – Da allora ho continuato a scrivere e a suonare anche in pubblico, ma in situazioni più piccole e in ambiti musicali differenti. Ho anche portato avanti la mia etichetta Blue Serge con la quale sono gioiosamente entrato in contatto con ambienti non ‘miei’ come jazz e classica, e questo credo abbia regalato qualcosa al mio stile pianistico. Il disco è nato in maniera spontanea e abbastanza velocemente, anche se mi piace pensare che ci sia stata una silenziosa preparazione lunga vent’anni. – precisa l’artista – Tutte le tracce sono state composte tra maggio e luglio nel corso di improvvisazioni notturne, a volte dal nulla oppure rielaborando un tema nascosto da qualche parte, nella memoria».
Il titolo Falsopiano si rifà proprio allo stile delle composizioni di Sergio Cossu, che possono sembrare semplici e lineari mentre spesso, al contrario, nascondono movimenti interni e stranezze, soprattutto armoniche. L’album, elegante e intenso, racchiude anche la splendida ‘Siviglia’ scritta per Miguel Bosé nel 1984 e ancora oggi un classico del repertorio dell’artista spagnolo. Il disco è una collezione di brani al pianoforte, strumentale, indirizzato a un pubblico amante della musica classica e raffinata; le tracce sono abbastanza simili tra loro all’ascolto e richiedono una condizione di pace e serenità. L’album va gustato con attenzione, in penombra, con un bicchiere di Porto (o una Guinness come proposto dall’artista) in mano, disco di valore che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, la bravura dell’artista al pianoforte e nella composizione. I temi spaziano dall’amata Trieste alla serendipità, dalla bellezza a Simenon, all’improvvisazione della titletrack, una raccolta di genio e sregolatezza che rappresenta un ulteriore valore aggiunto.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
1) Birdy
2) La pazza di Dueville
3) Esperanto
4) La crudele necessità di amare
5) Pensamento
6) Serendipity
7) Sulle rive
8) San Patrizio
9) Careless
10) Garrincha
11) Siviglia
12) Falsopiano.
Credits:
Etichetta: Blue Serge
Distribuzione: Egea
Pubblicazione: 2020
VOTO
Band:
Sergio Cossu – pianoforte
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.