Sem&Stènn – Agarthi
Lo spazio in cui si muovono Sem&Stènn è fatto di distorsioni incestuose e paleontologie inverse. La forma-canzone viene sbriciolata nel concept di Agarthi, il secondo disco del duo, che è anche il primo totalmente in italiano. I versi dei brani appaiono taglienti e socialmente sagaci, come se presi ed infilati in un sacco per poi essere sbattuti con vigore prima di venire applicati sulle basi.
Non ci sono rinunce, neanche nel comparto strumentale, che evitando ogni velleità superflua, riesce a sparare ettolitri di frequenze animate in tutte le diramazioni possibili. I sintetizzatori vivono di vita propria e si cimentano, di tanto in tanto, in più segmentazioni dello spettro sonoro. La distribuzione dei singoli strumenti segue la corretta profilassi per ottenere un risultato energico e mai scontato. I timbri che vengono scoperti ed esaltati chiudono cerchio in una cornice unica e mistica.
“Agarthi” è una title-track densa ed esauriente. Le spinte dei synths creano un’introduzione ed un proseguo intriganti e variegati. Anche le voci sono originali e ricche di sfaccettature melodiche diverse. “Froci e normali” lascia la parola ai modulari ed ai sospiri mandati di traverso. La ritmica e la dinamica trovano una sottolineatura non indifferente (così come in ogni altro brano del disco). Orizzonti ottobitteschi e bassi profondi rappresentano “18 anni” in tutta la sua violenza timbrica. Questa terza traccia non ha remore nell’installarsi in un contesto fatto di continui scontri tra forma e testualità. “K.O”.: è un brano sorprendentemente imprevedibile. L’agogica muta costantemente e le voci sormontano soluzioni armoniche cerebrali e profonde. Il tutto è avvolto in un manto timbrico accellerazionista e pungente. “Ok Vabbè”: abbassa le dinamiche mediante l’unisono del basso e del sintetizzatore medioso. La sesta traccia coglie la palla al balzo. Infatti, è proprio tra automazioni brillanti e ritmiche viscose, che la lamina lucente di “Mille Pugni” sferra un gancio vibrante. “Ho pianto in discoteca”. Questa traccia si mantiene in sorvolo sulle alte frequenze ed il suo background di tappetti oscillatori punzecchia amabilmente l’ascoltatore. I soft synths di “Champagne” sono solo una faccia della medaglia. Lo square bass digitale fa segnali di fumo tra una bracciata e l’altra incattivendo gli spazi che non godono di estatico distacco. “Luna e Venere” riprende idealmente le timbriche di “18 anni” ma con un brio agogico in più. La cassa dritta non si pone scrupoli nella sua avanzata e la voce si fonde con gli acuti del sintetizzatore con il sapore più vintage che si poteva avere. 10) “La notte con il sole” si presenta in un primo momento come brano di coda introspettivo e delicato. Le esplosioni della seconda parte chiudono “Agarthi” in un velo di tensione e mistero.
GIOELE AMMIRABILE
Tracklist:
- Agarthi
- Froci e Normali
- 18 Anni
- K.O.
- OK Vabbé
- Mille Pugni
- Ho Pianto in Discoteca
- Champagne
- Luna e Venere
- La Notte Con il Sole
Credits:
Etichetta: Believe Digital
Pubblicazione: 19 febbraio 2021
Band:
Sem
Sténn
www.instagram.com/sem_stenn
www.facebook.com/semstenn