SEAN KEEL – A Dry Scary Blue
Sean Keel è un personaggio unico, quasi sessantenne, professore di lunga data dell’Università del Texas, molto conosciuto nel mondo della ricerca matematica ma praticamente sconosciuto per quanto riguarda quello della musica.
“A Dry Scary Blue”, uscito per l’etichetta indipendente di Stoccolma, Icons Creating Evil Art, è una serie di canzoni tipicamente folk dai testi accompagnati da arrangiamenti spartani e grezzi, con la voce sofferta dell’interprete che ci porta verso in quegli States che non ci sono più. Infatti, se provate a chiudere gli occhi durante l’ascolto dei 10 brani contenuti in questo album, vi ritroverete presto nelle belle colline texane amate da Keel, o nei terreni agricoli del Minnesota della sua giovinezza.
Il produttore è il poliedrico Gabriel Rhodes. Figlio della famosa cantante Kimmie Rhodes e figliastro dell’influente DJ Joe Gracey, Gabe è un vero e proprio artista dell’alt-country, avendo lavorato con un vasto assortimento di artisti, tra cui Willie Nelson, Waylon Jennings ed Emmylou Harris.
A proposito del disco, Keel dice: “Il mondo è un posto enorme. Se ti rivolgi anche alla più piccola fetta di persone, è comunque un numero enorme. Questa musica non è per tutti. Sono sicuro che alla maggior parte delle persone non piacerà. Ma sono abbastanza sicuro che là fuori ci sia un sacco di gente a cui piacerebbe. Il test che mi piace fare: se a qualcuno piacciono sia Townes van Zandt che Tom Waits. So che alla maggior parte delle persone non piacciono. Ma se lo fanno, allora è quasi certo che apprezzeranno quello che abbiamo“.
MARCO PRITONI
Tracklist:
01. corn palace
02. near that far
03. the flower
04. hill of three oaks
05. backwards
06. blessed assurance
07. cool old men
08. his mouth so red
09. two coins
10. i hate the west
Credits:
Etichetta: Icons Creating Evil Art
VOTO
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.