SEAFRET – WONDERLAND
È già da un po’ che si vociferava dell’imminente uscita del nuovo lavoro dei SEAFRET. In effetti il duo inglese formato da Jack Sedman (vocals) e Harry Draper (guitar) rompe il silenzio con il trascinante “See I’m sorry”, inno pop coinvolgente che fa anche da apripista al recentissimo WONDERLAND via Nettwerk.
Nulla a che vedere con i primi timidi passi di TELL ME IT’S REAL e di oramai sette anni fa, peraltro mossi con misura e con la consapevolezza di non portare una rivoluzione in ambito musicale ma con la rispettabile ambizione di scrivere canzoni che il pubblico avrebbe ambito a cantare. Il secondo capitolo MOST OF US ARE STRANGERS si affaccia sul mercato contenendosi quanto ad esuberanza, ma mostrandosi sempre interessante e che meriterebbe l’ascolto solo per due tracce semplici e vincenti come “Fall“ e “Magnetic” che sono andate ben oltre il gradimento degli amanti del classico indie pop del periodo.
A WONDERLAND il nuovo disco il duo dello Yorkshire si è dedicato anima e corpo mettendo insieme ben dodici brani che provano a trasmettere la crescita come band raccontando la coscienza di chi affronta una perdita (“Made of love”), la convivenza con l’insuccesso (“Running out of love”) e la riscoperta di una luce alla fine del tunnel (“Wonderland”). Brani che rispecchiano il cammino con i piedi per terra degli autori che con disinvoltura riescono a fondere melodie ed una versatilità intellettiva percepibile da testi che invitano sì ad essere cantati, ma anche ad essere apprezzati per la densità di contenuti. “Had enough” ne è un esempio dando modo agli acuti vocalizzi di Sedman, di sviscerare sentimenti pieni di emozioni che acquistano personalità, puntando dritti verso il cielo per un impatto emotivo immediato. A “Summetonic” il compito di riportare ai ritmi iniziali dell’album e ad un’atmosfera fatta di sole e bevande ghiacciate, capace di far sentire semplicemente chiudendo gli occhi, di vivere un weekend senza fine. Avviandoci verso la fine del lavoro la qualità non diminuisce e la toccante “Real love story” si rivela di presa ed anche di convincere della propria bontà i meno avvezzi a canzoni radio-friendly, lasciando alla sommessa delicatezza di “Inferno” comprendere ancor di più quanto vi sia oltre una voce ed una chitarra.
Tutto sommato un disco che una volta avremmo definito di musica leggera, ma che oggi riesce a risultare piacevole tenendosi consapevolmente ben lontano dalla banalità.
CLAUDIO CARPENTIERI
Tracklist:
1 Never Say Never
2. See, I’m Sorry
3. Wonderland
4. Had Enough
5. Made of Love
6. Summertonic
7. Solid Gold
8. Running Out of Love
9. Remind Me To Forget
10. Real Love Story
11. Inferno
12. Pictures
Credits:
Etichetta: Nettwerk Music Group, Bertus
Pubblicazione: 14 aprile 2023
VOTO
Band:
Jack Sedman: vocals
Harry Draper: guitar
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…