SEA WOLF – Through a dark wood
Through a Dark Wood ha un Sound amalgamato, delle volte pastoso ed auto ostruito. E’ tutto questo lo adoriamo. Si, perché la resa è proprio ciò che vuole essere. Tutto ciò che esce dall’apparecchio di ascolto è argenteo ed ammiccante. Questa volta i “Sea Wolf” ci regalano un’essenza pluviale. Il risultato è degno di un album più che godibile, per certi versi rinascimentale, e che non contempla nessun distacco. Non c’è nulla di accidentale, nulla è lasciato al caso fino a rappresentare un vero e proprio luogo di apparizione degli spiriti. La band di Alex Brown Church, Lisa Lisa Fendelander, Joey Ficken e Scott Leahy mette su di un piano, alto ed in rilievo, un disco al quale difficilmente fare una smorfia da antagonista.
“Forward” è un inizio un po’ blando. L’insieme di lucciole che si viene a creare è fin troppo comune e potenzialmente opinabile ai fini della resa del disco. “Blood Pact” se la gioca bene invece. Non troppo egocentrico o maniacale nella sua presenza. Scivola senza problemi tra i cardini dell’idea di partenza. La voce di Alex trova il giusto avvia se pregiudicare nulla. “Break it down” ci regala una bella schitarrata, una linea vocale impattante e smatassata. Il brano in sé ha il sapore di un frutto maturo, del colore giusto insomma. I colpi di Joey danno alla batteria un aspetto frizzante. “Forever Nevermore” è un caposaldo di Through a Dark Wood. Precisa, diretta, acclimatante e fantasmagorica. Il comparto ritmica è un’onda che culla strattonando e la voce corre senza mai avere il fiatone. “Fear of failure” altro ricettacolo di veemenza acquietata. Mantiene le direttive della precedente esaltandone il carattere nostalgico iniettando ticchettii caparbi ed esaltanti“Back to wind” ha un introduzione che si ripiega su se stessa dolcemente fino a che la chitarra non esce dal proprio guscio per sorreggere la nascita del brano. Anche abbiamo un bel esempio di estetizzazione della dolcezza in musica. Arriva “I went up, I went down” che ci rielettrizza con i suoi colpi ribattuti ed i suoi spiccati seicordistici. Questa traccia come le altre è attenta a soggiogare le proprie idee a favore di una dinamica riparata e costantemente rielaborata.8) “Under the spell again” e “Moving colors”, sono un poco le gemelle profonde dei film orientali. Inforvorate da accordi mediani e slittanti, “Frank O’Hara”, brano dalla nebbia colorata. Arriva in punta di piedi, sparge un po’ di sangue qua e là tramite i sui violini caldi ma acuminati. La voce reagisce bene e si lascia trasportare dagli archi e dal flusso generale. “Two of us” è quella coda che viaggia sui binari, rotaie scandite da un 4/4 fortemente accentato. UN saluto che flette le braccia grazie a chitarre squillanti e fascinose che si alternano ad un basso tonico e una ritmica salda.
GIOELE AMMIRABILE
Tracklist:
- Forward
- Blood Pact
- Break It Down
- Forever Nevermore
- Fear of Failure
- Back to the wind
- I Went Up, I Went Down
- Under The Spell Again
- Moving Colors
- Frank O’Hara
- Two of Us
Credits:
All songs written by Alex Brown Church
Produced by Alex Brown Church
Mixed by Martin Cooke
Mastered at The Lodge NY
Additional Engineering: Chris Reynolds – Martin Cooke
Mastering Engineer: Emily Lazar
and with contributions from long-time Sea Wolf players: Lisa Fendelander (key-boards),Scotty Leahy (guitar),
Joey Ficken (drums), as well as frequent collabora-tor Zac Rae (keyboards), and Francesco Le Metre and Church composing strings for a quartet
VOTO
Band:
Sea Wolf
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