SARAH NEUFELD – Detritus
Il terzo disco di Sarah Neufeld è stato battezzato come “Detritus”: un termine che in biologia simboleggia un materiale organico privo di vita. Il proposito della violinista canadese parte proprio da questo presupposto. Le sue abilità nell’arrangiamento e nella pratica virtuosistica riescono a scandire in modo eccezionale la tumultuosa grazia del non vivo. Il timbro di “Detritus” è denso ed articolato, pregno di una propria iridescenza e personalità. La visione della componente degli Arcade Fire e Bell Orchestre permette al disco di mantenere una forma coerente con sé stessa, senza troppi sbalzi di temperatura, conservando comunque una grande originalità.
Il comparto strumentale è esiguo nella sua differenziazione ma corposo nelle sue dinamiche. Ogni brano presenta un climax ben riconoscibile e strategicamente connesso. Anche la durata del disco è giusta nei suoi quarantacinque minuti circa. Non mancano le collaborazioni; musicisti del calibro di Pietro Amato (Bell Orchestre), Stuart Bogie (scena musicale di Brooklyn) e Jeremy Gara (Arcade Fire).
“Stories”. In questa prima traccia i violini di Sarah si fanno conoscere. L’elevato livello di cantabilità delle loro linee melodiche li rende nostalgici ed intensi. “Unreflected” è un brano caratterizzato da sviolinate settecentesche e impronte bachiane. I tappeti armonici su cui il brano poggia i propri piedi arroventano costantemente il risultato. “With love and blindness” cambia registro. Le dinamiche s’innalzano e fuoriescono tra arpeggi veloci e sintetizzatori, c’è anche un accenno a sfumature noise e percussioni randomiche. “The top”. Il brio continua grazie a vortici di tempi dispari e sincopati. “Tumble down the undecided” è il brano più lungo di “Detritus”, ben nove minuti di evoluzioni violinistiche accompagnate da sintetizzatori granularie batteria acustica. “Shed your dear heart” attiva la geoformazione di cori eterei ed avviluppati su sé stessi. “Detritus” è una title-track posizionata all’ultimo per simboleggiare un lento addio. La dilatazione timbrica e ritmica raggiunge infine il suo massimo grado.
Quella che per Sarah Neufeld doveva essere un’esperienza teatrale e sperimentale partorita assieme alla coreografa Peggy Baker, si è tramutata in un disco di ottima fattura. “Detritus” è un bellissimo e lussureggiante giardino pieno di fiori dai colori freddi ed allo stesso tempo vividi.
GIOELE AMMIRABILE
Tracklist:
Stories
Unreflected
With Love & Blindness
The Top
Tumble Down The Undecided
Shed Your Dear Heart
Detritus
Credits:
Pubblicazione: 14 maggio 2021
Label: ONE LITTLE INDEPENDENT RECORDS, BERTUS,
Band:
Sarah Neufeld
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