SAINTS TRADE – The golden cage
L’album contiene 11 brani composti nella primavera del 2020, durante il lockdown italiano. Il titolo ricorda quei mesi in cui, a causa della pandemia, le persone erano costrette al chiuso in una sorta di ‘carcere’, nonostante tutti i comfort e la sicurezza in casa di tutti. Allo stesso tempo, “The Golden Cage” è anche un gioco di parole che richiama l’espressione “The Golden Age”, per sottolineare ancora una volta il divario tra questi anni di grandi problemi e paure dovute al Covid-19 e i tempi più felici del passato (anche per la musica). Quindi, con questo titolo, la band vuole insinuare la speranza di una rinascita generale dopo la pandemia, soprattutto per la scena rock.
E’ una tempesta di chitarra elettrica quella che incide nell’opening Neverland, brano al fulmicotone che annuncia il trend del disco. Un incipit che porta in un hard-rock epocale con la ritmica altisonante di matrice totiana, Break the chain. In questa carrellata di purissimo hard-rock, vero godimento per chi ama gli strumenti e non le fredde invenzioni elettroniche, peschiamo una epica Stay with me, sorta di power ballad solforosa, a cui si accoppia una bruciante Lockdown blues, con riff impertinenti a scoppiettare come petardi l’ultimo dell’anno. Per poi trovarsi spiazzati da un luciferino attacco di chitarra su Mirror of myself, il canto di Santi è potente e rotondo, per un risultato complessivo compatto e pulito. Una pulizia che appare quanto mai evidente in Once and for all, dove troviamo anche il riff del maestro della sei corde, Roberto Priori. La setlist continua regalando questo bel rock duro e roccioso, Double trouble parte piano per poi infilarsi in un tunnel elettrico fatto di pareti massicce. Born to do (What I want) che chiude il disco è un poco la summa dei pezzi precedenti, cori, chitarre, basso, batteria, vogliamo chiamarlo un salto nel passato o un risveglio per il futuro? Resta il fatto che siamo di fronte a un prodotto di rock duro e massiccio, roccioso e suonato con perizia, cantato e arrangiato come si deve. Questo fa sì che il suono sia sempre pulito senza togliere lucentezza ai suoni, mentre la trama regala carattere e personalità. Un disco tutto da ascoltare, un risultato che premio l’inossidabile trio dei Saints, rinforzato da tre eccellenti guests come il già citato Priori, Pier Mazzini e la batteria di Caridi.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
- Neverland
- Break The Chain
- Casino Royale
- That’s What I Know
- Stay With Me
- Lockdown Blues
- Mirror Of Myself
- Once And For All
- Together We Stand
- Double Trouble
- Born To Do (What I Want)
Credits:
Pubblicazione: 25 marzo 2022
Label: Art Of Melody Music, Burning Minds Music Group
VOTO
Band:
Santi Libra: Vocals
Claus: Guitars
Andrea Sangermano: Bass
Special Guests:
Paolo Caridi: Drums
Pier Mazzini: Piano, keyboards and backing vocals
Roberto Priori: Guitar solo on “Once And For All”
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.