RUNAWAY HORSES – BLACKSMITH
Runaway Horses è il progetto musicale, attorno al quale ruotano numerosi artisti e collaboratori, ideato da Andrea Morana. Il nome prende spunto da una vicenda realmente accaduta nel ferrarese, dove diversi cavalli destinati ad un maneggio sono stati abbandonati diventando quindi “cavalli in fuga”. Il musicista pisano, cresciuto ascoltando Portishead, Massive Attack, Depeche Mode, è il principale compositore e produttore dei 13 brani presenti in questo album di debutto, “Blacksmith”, un album di matrice elettronica/downtempo dove troviamo però molte influenze provenienti da diversi generi musicali. La campionatura di suoni metallici rende fede al titolo dell’album che, tradotto in italiano, significa “fabbro”, e fa da base ritmica alle note provenienti dalla sezione digitale ma anche da strumenti veri e propri, come la kalimba e l’hang drum. I momenti strumentali sono quelli più numerosi ma non possiamo non citare le ottime parti vocali in cui Andrea si alterna a Aslaidon Zamaj (vincitore dell’edizione 2016 di The Voice Albania) e Martina Vivaldi.
Le atmosfere sono principalmente cupe e portano l’ascoltatore ad effettuare un vero e proprio viaggio non solo sonoro ma anche di tipo riflessivo, dove non c’è un brano che spicca rispetto ad un altro. “Blacksmith” è un disco da ascoltare attentamente dall’inizio alla fine, magari al buio, un disco che può aiutare a concentrarci per capire maggiormente noi stessi, insomma, un debutto di qualità che fa ben sperare per le prossime produzioni del musicista toscano.
MARCO PRITONI
Tracklist:
01 INTRO (Keep in dreaming)
02 Apart
03 Triangles are shapes
04 Perfume
05 Thoughts on the verge of fame
06 Faraday corpses
07 Pour benzene into the kids’ pool
08 Hourglass pony
09 Bleach for your soul
10 Doom dancer
11 Bitter steampunk fairytale
12 Amnesia is pain
13 Dusk energy
VOTO
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.