ROYAL BLOOD – Typhoons
I Royal Blood pubblicano oggi il loro attesissimo nuovo album in studio dal titolo “Typhoons” che sembra destinato a diventare l’album rock più importante del 2021. I quattro singoli che lo hanno anticipato (“Trouble’s Coming”, “Typhoons”, “Limbo” e “Boilermaker”) hanno avuto un incredibile riscontro a livello globale, con oltre 50 milioni di stream e il più alto airplay nella carriera del duo in US. Quando Mike Kerr e Ben Thatcher hanno iniziato a parlare del nuovo album sapevano esattamente quale obiettivo volessero raggiungere. Un consapevole ritorno alle proprie origini, quando la loro musica era influenzata da Daft Punk, Justice e Philippe Zdar dei Cassius. Un approccio emozionale, viscerale e originale, simile a quello che aveva portato alla creazione del loro omonimo album di debutto. Il nuovo approccio si manifesta anche nella decisione del duo di produrre “Typhoons” in totale autonomia salvo poche eccezioni. Già uno dei brani preferiti dai fan durante gli show dal vivo della band nel 2019, la versione in studio di “Boilermaker” è stata prodotta da Josh Homme, frontman dei Queens of the Stone Age. Le due band si sono conosciute quando i Royal Blood hanno suonato da supporter ai Queens of The Stone Age in un lungo tour nordamericano. Il pluripremiato ai Grammy Award Paul Epworth invece ha prodotto “Who Needs Friends” e ha contribuito alla produzione di “Trouble’s Coming”. I Royal Blood hanno recentemente annunciato i dettagli del loro tour in UK, il primo dal 2017, che include il loro più grande show da headliner fino ad oggi all’O2 di Londra. Sia direttamente che allusivamente, l’album esplora il rovescio della medaglia del successo che Kerr e Thatcher hanno sperimentato sulla propria pelle. Tutto nasce dalla realizzazione che il successo è molto più complicato di quello che sembra ed avere il tempo di riconquistare la giusta prospettiva è un bene prezioso che diventa sempre più sfuggente. La situazione ha richiesto riflessione e cambiamento e il primo passo è stato fatto da Kerr a Las Vegas. Dopo aver ordinato un Espresso Martini ha dichiarato che quello sarebbe stato il suo ultimo drink e poco dopo ha scoperto che la sobrietà ritrovata stava portando grandi benefici alla sua creatività e a tutta la sua vita.
Un album spettacolare che si apre con un trittico d’assalto che presenta subito tre papabili hits radio come Trouble’s Coming, Oblivion e la titletrack Typhoons. Intonazioni pop su un tappeto di rock duro e massiccio, fatto di chitarre straccianti e drumming ossessivo, che si tramutano in una devastante Who Needs Friends, brano durissimo ed esaltante, ma non meno piacevole è la fresca Million & One”. Il disco procede tra luccicanti brani come Limbo, Either you want it, Boilermaker, tutte sull’orlo della perfezione stilistica e musicale, intervallate dalla graziosa Hold on, troviamo una stupefacente Mad visions carica di onirico rock, chitarre e toni sognanti che si collegano a una dolcissima ballad su note di piano, All we have is now è il giusto digestivo dopo un pasto ribollente di furore e bellezza.
Album spettacolare, probabilmente il migliore del duo, un trend che va da alto ad altissimo con molti possibili singoli di successo, tra già usciti e future proposte. Dalla qualità tecnica alla compattezza del prodotto passando per la già ampiamente citata qualità musicale, tutto concorre alla realizzazione di questo eccellente disco.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
- Trouble’s Coming
- Oblivion
- Typhoons
- Who Needs Friends
- Million & One
- Limbo
- Either You Want It
- Boilermaker
- Mad Visions
- Hold On
- All We Have Is Now
Credits:
Pubblicazione: 30 aprile 2021
Label: Warner Music
VOTO
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.