RIVAL CONSOLES – PERSONA
Oggi parliamo di uno di questi interpreti ossia Mr. Ryan Lee West più comunemente conosciuto come Rival Consoles.
Più precisamente ci occupiamo del suo ultimo album, Persona, uscito pochi giorni fa.
Il nome del disco, ma anche il suo concept, trae ispirazione dall’omonimo capolavoro cinematografico del grande regista svedese Ingmar Bergman. Chi avrà visto il film non può aver dimenticato la “delirante” sequenza iniziale. Immagini scollegate che si susseguono senza sosta, come a voler rappresentare l’impazienza dell’inizio del film, fino ad arrivare ad un bambino con gli occhiali che con una mano cerca di accarezzare un volto di donna che viene proiettato sul muro. Volto che però continua incessantemente a cambiare oscillando perfettamente fra le immagini di due donne diverse ( sequenza iniziale che riesce in pochi istanti a dire moltissimo, ma non vado oltre per evitare spoiler a chi non avesse visto il film ).
Proprio quel bambino preso ad accarezzare tale proiezione cangiante ha folgorato Rival Consoles, portandolo a voler mettere al centro dell’opera la differenza fra la persona che siamo e la persona che gli altri vedono in noi. Ma non solo, si affronta anche il concetto di persona intesa come summa delle emozioni che proviamo, e che abbiamo provato. Emozioni che quindi ci determinano. “Persona” vuole essere un album estremamente emozionale, e il grande generatore di emozioni è incarnato dal sintetizzatore.
Il synth con il suo utilizzo non convenzionale, le influenze shoegaze e i numerosi “effetti a pedale”, talvolta barocchi, si mischiano ad un dinamismo ritmico totalmente destrutturato. Si parte con le “snare drums” rallentate di Unfolding per poi passare alla tonante drum machine di Phantom Grip. E in tutta questa eterogeneità ritmica troviamo un sintetizzatore che non ne rimane mai sorpreso, anzi come un fluido riesce senza problemi a trovare spazio nel “recipiente” che lo ospita, non generando alcun tipo di frizione. La versatilità e la competenza di Rival Consoles la notiamo ancora di più in un brano come Be Kind, dal minimalismo neo-classico tipico di un artista come Nils Frahm, che nonostante si trovi in un contesto decisamente differente sembra tutt’altro che fuori posto.
il nuovo album di Rival Consoles è dunque un concentrato di audacia e di sperimentazione, ma soprattutto è un prodotto artistico libero da catene di ogni sorta, che arriva alle orecchie dell’ascoltatore con la prerogativa di sorprenderlo e di emozionarlo.
di Francesco Vaccaro
Tracklist:
- Unfolding
- Persona
- Memory Arc
- Phantom Grip
- Be Kind
- I Think So
- Sun’s Abandon
- Dreamer’s Wake
- Untravel
- Rest
- Hidden
- Fragment
Label: Erased Tapes Records
Studente di Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l'università La Sapienza di Roma, da sempre animato dalla passione per la musica. Nel 2012 entra nel mondo dell'informazione musicale dove lavora alla nascita e all'affermazione del portale Warning Rock. Dal 2016 entra a far parte di TuttoRock del quale ne è attualmente il Direttore Editoriale, con all'attivo innumerevoli articoli tra recensioni, live-report, interviste e varie rubriche. Nel 2018, insieme al socio e amico Cristian Orlandi, crea Undone Project, rassegna di musica sperimentale che rappresenta in pieno la sua concezione artistica. Una musica libera, senza barriere né etichette, infiammata dall'amore di chi la crea e dalle emozioni di chi la ascolta.