Rifle – Under Two Flags
Le due bandiere a cui si riferiscono gli esordienti Rifle nel loro EP d’esordio non potrebbero essere più diverse a livello di identità culturale, provenendo da un background misto britannico/irlandese. Ma proprio in questo improbabile miscuglio si annida la parte più provocante della loro prospettiva musicale, che mira a demolire tutti i preconcetti conservatori e ad individuare la propria nazionalità ed identità in maniera autonoma e senza preconcetti. Del resto la band cavalca in maniera sfrenata ed entusiasmante la nuova ondata punk, affrontando senza troppi giri di parole temi come la disuguaglianza, le ingiustizie e l’oppressione con una debordante carica di energia ed aggressività. Uno degli elementi decisivi che balzerà immediatamente all’attenzione dell’ascoltatore è la scelta intenzionale di registrare i brani in qualità lo-fi, con l’obiettivo dichiarato di catturare l’esperienza selvaggia dei loro spietati live sets. Il loro sound è diretto ed immediato, capace di mescolare in maniera bilanciata l’approccio anarchico del punk britannico degli anni ’70 con la brutalità dell’hardcore americano.
La title-track trova istantaneamente il suo linguaggio nel ritorno alle origini più semplici e crude del rock in uno scatenato crescendo assordante. ‘Disorderly’ affronta la ferita dell’anima causata dallo sconvolgimento emotivo trasmesso da classi, generazioni e stirpi. ‘Marked Man’ è invece una impietosa narrazione dello standard di vita prestabilito per chi nasce e vive in una determinata area, mentre ‘Warfare’ sfida a viso aperto i temi del disinganno e della frustrazione. Infine ‘44’ è una curiosa dedica al defunto comico Tony Hancock, suicida a causa di gravi attacchi di depressione; lo spunto per predicare l’inerzia, il vuoto d’anima, l’impossibilità di una vita vera.
Un EP sentito e sofferto, che fa capire come suonare hardcore non significhi, per forza, abbandonare o calpestare le emozioni. Anzi. I Rifle ci fanno capire che proprio queste emozioni possono essere accompagnate da spirito, rabbia e romanticismo… amplificandosi. Un viaggio in una realtà difficile e amara, dove si è costretti a combattere ogni giorno, ma senza mai rinunciare alla propria autenticità e franchezza.
Ivan Faccin
In uscita il 27 Ottobre per Standard Process/One Little Independent Records
Genere: punk, hardcore
Tracklist:
- Under Two Flags
- Disorderly
- Marked Man
- Warfare
- 44
Credits:
Mixed and Recorded – Jonah Falco
Sound Engineer – Ben Spence, recorded at Fuzzbrain
Mastered – Daniel Husayn at NLBF
VOTO
Band:
Max Williams – Vocals
Cam Sims – Guitar
Albert Dury – Guitar
Ross Whelan – Bass
Flynn Whelan – Drums
https://rifleldn.bandcamp.com
https://www.youtube.com/@Felopunk
https://www.instagram.com/rifleldn/
vive a lavora a Cornedo Vicentino, ha cercato di esplorare vari generi musicali, trovando nell'hard-rock, metal e progressive rock i suoi stili più congeniali. Anche ora che i capelli hanno cominciato ad imbiancarsi... impiegato presso Xylem Water Solutions, ha portato la sua collaborazione giornalistica presso The Wall of Sound e Tuttorock.