PENDRAGON – The First 40 Years
Ad inizio degli anni ottanta molte nuove band cercarono di continuare il discorso lasciato in sospeso dai Genesis, il movimento venne chiamato new progressive. IQ, Pallas, Twelfth Night, Marillion e Pendragon sono state le prime band a dare un senso a questo movimento. Tra questo solo i Marillion hanno avuto un successo mondiale, seppur cambiando genere musicale dopo l’abbandono del singer Fish, le altre band sono rimaste fedeli al proprio credo musicale, rimanendo ancora oggi nell’ombra, nell’underground, ma ugualmente tasselli importanti di quel meraviglioso puzzle che è il mondo del rock progressivo. Per celebrare il loro quarantesimo anniversario la band inglese non fa uscire un semplice best of, ma “The First 40 Years” è un bel box di cinque cd di cui i primi tre documentano un loro concerto recente.
Il concerto in questione è stato registrato a Londra il 9 novembre del 2018 e occupa i primi tre cd e si sente una band in grande forma e un Nick Barrett in stato di grazia, specialmente nei suoi interventi chitarristici, che toccano il cuore e entrano nell’anima. La band cerca di ripercorrere la propria storia musicale e cerca di fare un riassunto di 40 anni di carriera in due ore e mezza circa di musica e riesce a convincere che i Pendragon hanno ancora molto da dire. Gli altri due cd racchiudono invece due dei loro album migliori, “The World” del 1991 che occupa tutto il quarto cd e “Men Who Climb Mountains”, molto più recente, del 2014 che occupa il quinto cd. I due album non sono stati solo rimaterizzati, ma anche remixati e riregistrate tutte le parti di batteria dal nuovo drummer Jan-Vincent Velazco e con l’aggiunta di alcune parti di tastiere di Clive Nolan. Sempre molto affascinante il disegno di copertina creato da Simon Williams, già autore di alcune copertine dei progster inglesi, un invito ad entrare in un mondo fiabesco con una colonna sonora speciale che è la musica dei Pendragon.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
CD 1: Live In London
- If I Were The Wind
- The Voyager
- Two Roads
- Green Eyed Angel
- Fly High Fall Far
- Excalibur
- Circus
CD 2: Live In London
- Dark Summer’s Day
- 2 AM
- I Walk The Rope
- Queen Of Hearts: I. Queen Of Hearts
- Queen Of Hearts: II. A Man Could Die Out There
- Queen Of Hearts: III. The Last Waltz
- It’s Only Me
- The Freak-Show
- Fallen Dreams Angel
CD 3: Live In London
- Sister Bluebird
- Masters Of Illusion
- Faces Of Light
- The Last Man Of Earth
- Indigo
- Am I Really Losing You?
CD 4: The World
- Back In The Spotlight
- The Voyager
- Shane
- Prayer
- Queen Of Hearts
- Queen Of Hearts
- …A Man Could Die Out There…
- The Last Waltz
- And We’ll Go Hunting Deer
- Sister Bluebird
CD 5: Men Who Climb Mountains
- Belle Ame
- Beautiful Soul
- Come Home Jack
- In Bardo
- Faces Of Light
- Faces O Darkness
- For When The Zombies Come
- Explorers Of The Infinite
- Netehrworld
Label: Toff Records
Genere: Progressive Rock
Anno: 2019
VOTO
Band:
Nick Barrett: Chitarra e voce
Clive Nolan: Tastiere e cori
Peter Gee: Basso, bass pedals, cori e tastiere
Jan-Vincent Velazco: Batteria
Special Guest:
Julian Baker: Sax in “Live In London”
Niger Harris: Drum
Zoe Devenish: Cori
Verity White: Cori
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!