Ozric Tentacles – Lotus Unfolding
La band più eccentrica e rivoluzionaria del panorama rock psichedelico ed elettronico è tornata per regalarci un nuovo caleidoscopico viaggio instrumental negli sfumati territori funky-ambient. Più che un gruppo musicale, i britannici Ozric Tentacles sembrano una vera e propria comune, una grande famiglia di musicisti virtuosi e puri, guidati ora dal genio carismatico dei fratelli Ed e Silas Wynne, a cui si aggiungono numerosi musicisti dalla personalità duttile e creativa. La musica contenuta in questo nuovo album di sei tracce si può definire space rock, ovvero un concentrato altamente psichedelico di riff chitarristici e synth ipnotici, alla costante ricerca di uno stato di trance emozionale. Va inoltre rilevato che la struttura dei pezzi è caratterizzata da numerosi cambi di tempo di palese derivazione progressive, tanto da renderne spesso difficoltosa la comprensione.
L’avvio è affidato ai synth lisergici di ‘Storm in a Teacup’, un brano che guarda alla tecnologia applicata alla musica per arrivare ad una nuova espressione di psichedelia progressive. I minuti scorrono fluidi lasciando che Ed sciorini assoli su assoli, mentre la sezione ritmica mantiene un groove costantemente martellante. ‘Deep Blue Shade’ fa sì che l’ascoltatore venga immerso in paesaggi esotici grazie alle percussioni etniche ed agli effetti ambient, mentre ‘Green Incantation’, sorretta da una linea acustica evocativa, riesce ad alternare umori diversi all’interno della stessa composizione, variando il ritmo e stravolgendone l’andamento con una grazia rara. Non si percepisce quasi lo scorrere dei brani l’uno nell’altro, tanto è fluida la musica del gruppo e così i minuti scorrono veloci e il ritmo si alza leggermente in ‘Crumplepenny’, che mostra il lato più vintage e distorto della formazione tra improvvise accelerazioni di batteria e fraseggi hard rock innestati su tastiere dal forte retrogusto arabeggiante. La title-track invece ha il compito di rallentare le ritmiche ed introduce il suono del flauto indiano come vuole lo stile goa trance. Completa il lotto ‘Burundi Spaceport’, che si divincola soavemente tra arpeggi luminosi e percussioni etniche.
Con una discografia ormai decisamente ampia, la band ha scritto una bella pagina di storia della musica rock ed elettronica, evolvendo e trasformando la propria formula sonora attraverso gli anni senza mai tradire il proprio animo hippie. Del resto la stessa iconografia del gruppo è da sempre legata strettamente a questi temi e difficilmente i membri appaiono in abiti più sofisticati di quelli tradizionalmente associati alla cultura hippie: casacca multicolore e sandali. Ma la storia degli Ozric Tentacles compie proprio nel 2023 quarant’anni ed è ben lungi dal terminare, dal momento che l’inarrestabile Ed Wynne (unico membro stabile al comando del gruppo sin dall’inizio) ha in mano quasi tutta la fase compositiva e sembra decisamente motivato a portare avanti il trip sonoro ancora molto, molto a lungo.
Ivan Faccin
Tracklist:
- Storm in a Teacup
- Deep Blue Shade
- Lotus Unfolding
- Crumplepenny
- Green Incantation
- Burundi Spaceport
Label: Kscope
Genere: Space rock, psichedelic, progressive
VOTO
Band:
Ed Wynne: Guitars, Synth and Bass
Silas Wynne: Modular Synth and Keyboards
Brandi Wynne: Bass
Saskia Maxwell: Flute
Tim Wallander: Drums
Paul Hankin: Percussion
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vive a lavora a Cornedo Vicentino, ha cercato di esplorare vari generi musicali, trovando nell'hard-rock, metal e progressive rock i suoi stili più congeniali. Anche ora che i capelli hanno cominciato ad imbiancarsi... impiegato presso Xylem Water Solutions, ha portato la sua collaborazione giornalistica presso The Wall of Sound e Tuttorock.