OPETH – Blackwater Park (20th Anniversary Edition)
Marzo 2001, la svolta degli Opeth, l’incontro tra Mikael Akerfeldt e Steven Wilson dà vita a “Blackwater Park”, un album dal fascino surreale che farà anche discutere ma che porterà gli Opeth molto lontano. Il sound diventa più progressive anche se la componente death metal e la voce growls non abbandona ancora la band. La Music For Nations e la Sony Music ristampano l’album in versione CD ma anche digitale e in doppio vinile bianco e dopo venti anni tutti i brani non sanno di ‘vecchio’, risultano ancora molto attuali. Un intro di organo funebre introduce “The Leper Affinity”, luna song di più di dieci minuti ancora agganciata ai primi Opeth, la voce di Akefeldt è stile growl e le intricate trame sonore rendono il brano un perfetto incrocio tra black/death metal e progressive metal e nel corso del brano ci sono melodie avvolgenti che rendono ancora più progressive il brano e verso la metà del minutaggio spunta una chitarra acustica che accompagna la voce di Akerfeldt, stavolta pulita e melodica e nel finale un delicato pianoforte ci porta verso altre dimensioni.
Bleak” è sempre un lungo brano di più di nove minuti, splendido nel suo incedere con chitarre che creano riff e fraseggi epici che si contrappongono alla durezza del cantato growl, bello il ritornello che vede la partecipazione di Steven Wilson e le incantevoli aperture acustiche e “Harvest” è una ballad folk/prog/metal con una forte presenza della chitarra acustica e la parola progressive cresce nel quasi undici minuti di “The Drapery Falls”, brano che deve molto a Steven Wilson e ai Porcupine Tree, traccia che annuncia il sound futuro degli Opeth e alcune parti chitarristiche pagano un tributo ai King Crimson. Anche qui c’è la partecipazione di Steven Wilson alle parti vocali. “Dirge For November” ha nella sua drammaticità e disperazione la sua forza e “The Funeral Portrait” è potente, black e metal progressive e “Patterns In The Ivy” è un breve interludio strumentale per sola chitarra acustica e pianoforte che ci porta a “Blackwater Park”, la splendida title track, pura arte espressa in musica, più di dodici minuti tra sfuriate death e delicate partiture progressive. Il brano in più di questa nuova versione è “The Leper Affinity” in versione live, niente di che, solo un modo per riascoltare un album che era a un passo dal capolavoro. Immergersi nuovamente tra le note di questo splendido album è in’esperienza da rivivere sempre con forti emozioni.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- The Leper Affinity
- Bleak
- Harvest
- The Drapery Falls
- Dirge For November
- The Funeral Portrait
- Patterns In The Ivy
- Blackwater Park
- The Leper Afinity (Live)
Label: Music For Nations/Sony Music
Genere: Death Metal/Progressive Metal
Anno: 2001/2021
VOTO
Band:
Mikael Akerfeldt: Voce e chitarra
Peter Lindgren: Chitarra
Martin Lopez: Batteria
Martin Mendez: Basso
Special Guest:
Steven Wilson: Voce, tastiere e chitarra
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!