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NON SERVIAM – Le coeur bat

NON SERVIAM – Le coeur bat

Non Serviam produce una musica proliferante e proteiforme che sembra voler stanare la luce dall’oscurità e rilevare la oscurità dalla luce. Se la sua colorazione strutturale complessiva è elettronica, sono i colpi di esplosione, le urla, la chitarra e la sua distorsione che vengono prima nella sua intensità. Questa musica, ardente di urgenza nell’esplorare percorsi sonori, verbali e ritmici vari e inauditi, scioglie il filo della propria verità musicale intransigente, costantemente rinnovata da un’insaziabile curiosità. Entrambe profondamente autistiche e spinte irrefrenabilmente dalla necessità vitale dell’incontro sonoro con chi, da qualche parte, l’ascolterà, questa musica oscura e frizzante combina liberamente la fragile purezza di una semplice vibrazione che risuona all’esaurimento e allo sfogo catartico e dionisiaco, passando attraverso momenti di scrittura corale e polifonica. Le voci – maschili, femminili, non binarie, a volte assenti, a volte gridate, sussurrate, cantate – si distorcono mentre la chitarra geme. Voci e strumentali sono interrotte da una composizione complessa, misteriosamente accessibile nonostante le sue strutture ritmiche non convenzionali, senza paura di liberarsi dalla tecnica, dalla scoperta e dall’improvvisazione grezza e deliberatamente ignorante di qualsiasi apprendimento. Dopo vari periodi in gruppi hardcore punk, Non Serviam (derivato dall’espressione latina che significa «Non servirò» e tradizionalmente attribuito a Lucifero) è nato nei primi anni 2000 nel sud della Francia come progetto one-man electro e noise di un musicista eremita e allora non diagnosticato autistico, lontano dalla scena musicale che lo circonda, che si è trovato violentemente resistente allo spirito di partito incondizionato e più spesso apolitico delle scene punk e metal, nonché alle ideologie reazionarie che sono ancora tenacemente che vi abbonda oggi e alla ricerca di una distruttiva libertà di composizione, profondamente anti-morale, anti-religiosa e contro ogni norma. Da questi inizi solitari, la ricchezza di una impregnazione musicale particolarmente ampia (da Godflesh, Neurosis, Darkthrone and the Swans a Catharsis, Botch e Buried At Sea passando per Venetian Snares, PJ Harvey o Merzbow) si unisce a una vivace curiosità, permettendo alla band di aprirsi poco a poco a nuove sperimentazioni attraverso nuovi membri, tra cui un musicista di formazione barocca i cui strumenti (clavicembalo, spinetta, organo) e una cultura musicale fatta di bassi ostinati e improvvisazione per diminuzioni si sono regolarmente aggiunti dal 2018 con Non Serviam’s prime influenze. Da allora Non Serviam ha seguito con passione il suo convulso percorso musicale, generosamente aperto agli orizzonti estremi e ossimorici che lo attraversano. Tanto improvvisato quanto iper composto, mescolando voci molto organiche e rantoli dall’oltretomba, elaborazione poetica e grida di rivolta, Non Serviam aggiunge alle loro influenze primarie doom, melma e black metal così come shoegazing, drone e noise, passando da un 200 BPM breakbeat a un fango demoniaco e molto rallentato. Tanto bestiale e primitivo quanto elegante e ornato, sia Leçons de ténèbres che un inno alla vitalità della rivolta, Non Serviam brutalizza e lenisce, si muove, si dispera e si rallegra, e chiede un modo diverso per continuare il necessario attacco a questo mondo, i suoi bruciatori di streghe e il linciaggio delle circostanze (dal testo di «Salem»).

Musica tenebrosa e demoniaca, metal minaccioso e brani pericolosi, ma proprio per questo affascinanti e capaci di stupire, più che di impaurire. Cantato arcaico e interludi di pianoforte, growl dagli inferi e suoni melodiosi che attirano come una sirena. Il disco di questa misteriosa cobo francese esce dagli schemi andando a scavare nel profondo di ogni ascoltatore. Dalla lunga titletrack che apre l’album si passa da un girone infernale e metallico al successivo, con il pesante drummin di Evaporer alla trama distopica di I watch you from Afar, chiudendo con i sussulti disperati di Je contre. Disco consigliatissimo per uscire dai soliti schemi di tutti i giorni e sicuramente imperdibile per i metallari dal cuore forte.

MAURIZIO DONINI 

Tracklist:

01 – Le Coeur Bat
02 – Infanticide
03 – Nights in Black Masses (Interlude)
04 – Salem
05 – S’Evaporer (Instrumental)
06 – I Watch You From Afar
07 – Inno Individualista (Cover)
08 – Je Contre (Demo)

Credits:
Pubblicazione: 23 aprile 2021
Label: code666

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VOTO

Band:
Non serviam

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