NIGHTGLOW – Rage of a bleedin’ society
Provenienti da Sassuolo questo four piece non è un nome nuovo alle nostre orecchie in quanto in giro da oltre vent’anni a portare alta la bandiera del Metallo Italiano, inizialmente come tribute band dei Manowar, senza però tralasciare la vena compositiva che li ha portati negli anni a sfornare diversi EP già dal 2003 per poi esplodere nel loro debutto discografico in full length nel 2013 con il granitico We Rise uscito per l’etichetta italiana LogicIllogic e seguito nel 2014 da Orpheus edito invece dalla Bakerteam/Scarlet. Dopo qualche anno ad alcuni rimescolamenti nella line up i Nightglow ritornano “all’ovile” pubblicando questo interessante e molto moderno Rage of a bleedin’ society nuovamente sotto l’egida Logicillogic, ormai facente parte della grande realtà italiana del gruppo Burning Minds.
I nostri presentano un lavoro molto ben curato sin dalla copertina, offrendo alle orecchie dell’ascoltatore un attacco sonoro senza compromessi con una cura maniacale per il groove, un occhio ai padri fondatori del metal più roccioso ed un altro alle nuove leve ed al loro suono più attuale – con un risultato ragguardevole anche se non sempre completamente lineare. Testament, Pantera, l’epicità oscura di gruppi old school (Manilla Road? Cirith Ungol?) – ma anche una spolverata del suono metalcore di band quali i Five Finger Death Punch e soprattutto i Machine Head costruiscono la base su cui si poggia l’album intero che parte dalla violenta ed interessante X per poi mescolare le carte sulla successiva Circus of the damned. Fuck@looza è un ottimo esempio di groove metal mentre On your own percorre sentieri più moderni ricordando a tratti i Disturbed – senza dimenticare Overlord ed Alive, altre due tracce dirette e sanguigne di ottima fattura. Degna di nota la lenta ed evocativa Gone, che regala un attimo di respiro in questa montagna russa che è appena a metà del suo giro e che mostra tutte le doti espressive e compositive della band anche quando è impegnata in dimensioni più “intimiste”: ottima prova del cantante Daniele Abate che personalmente preferisco sulle clean vocals ma che dà tantissimo anche in brani pù graffiati come su The Last one, altro momento molto interessante dell’album.
Gli schiaffi sonori non sono finiti: Mofo Social Club e Feed My Demon (con il suo finale senza compromessi) sono due brani peculiari adatti a fare muovere la testa anche al più ingessato dei metallari, la doppietta conclusiva invece è affidata a due brani che portano nomi di donne: Daenerys, basata sull’ormai arcinoto personaggio del Trono di Spade ed Erzsébeth che racconta le vicende della contessa Bathory, personaggio spesso accostato a Dracula sia per la crudeltà che per la sua sete di sangue. Due donne differenti e due brani differenti che portano a conclusione un album piuttosto convincente che soffre un po’ un continuo saliscendi tra brani più speed e altri più groove ma che sa colpire non poco l’ascoltatore grazie anche all’impatto offerto dal talento chitarristico di Andrea Moretti.
Bravi quindi i Nightglow, ennesima realtà convincente nell’ambito hard n heavy italiano a cui auguriamo ancora tanta strada e successo: ad maiora! Killer tracks: X, Gone, The Last One e Feed my Demon.
SANTI LIBRA
Tracklist:
- Thy Flesh Consumed
- X
- Circus of the Damned
- Fuck@looza
- On Your Own
- Overlord
- Alive
- Gone
- Mofo Social Club
- The Last One
- Feed My Demon
- Daenerys
- Erzsébet
Credits:
Etichetta: Burning Minds
Pubblicazione: 25 ottobre 2019
VOTO
Band:
Daniele “Abba” Abate: Voce
Andrea “Moret” Moretti: Chitarra
Marco “Sappa” Nicoli: Basso
Marco “Riskio” Romani: Batteria
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Bolognese, classe 1978 – appassionato scrittore sin da piccolo e devoto alla musica al 100% Cresciuto con i grandi classici della musica italiana ed internazionale, scopre sonorità più pesanti durante la gioventù e non se ne separa più, maturando nel contempo il sogno di formare una rock band. Si approccia inizialmente al pianoforte e poi al basso elettrico – ma sarà la sua voce a dargli il giusto ruolo, facendosi le ossa in diverse band e all’interno di spettacoli che coprono vari generi musicali, fino a fondare i Saints Trade – band hard rock con cui sforna diversi album e si toglie più di una soddisfazione in Italia e all’estero, fino a realizzare un altro piccolo sogno – quello di scrivere di musica entrando a far parte della grande famiglia di TuttoRock.