NICOLò CARNESI – Ho bisogno di dirti domani
Probabilmente in questo caso stendere due parole di carattere biografico, serve a poco ma a mio giudizio magari non proprio inutile. Accenniamo infatti a Nicolò Carnesi, autore affermato che dopo l’esordio del 2012 su Disastro Records GLI EROI NON ESCONO IL SABATO, ha pubblicato altri due dischi, apprezzati e giungendo all’ultimo HO BISOGNO DI DIRTI DOMANI (Goodfellas/Porto Records) con maggior convinzione di una volontà di affermazione più ampia oramai prossima.
Siamo di fronte ad un cantante e non da meno strumentista che nonostante i suoi 32 anni, può essere ritenuto portavoce di una nuova generazione di musicisti che fanno comunque riferimento a quella scuola di scrittura capitanata da capostipiti differenti tanto a De Gregori quanto a Sergio Endrigo, passando per quel sapore di novità che a tempo debito trovò ampia diffusione con il Battiato più accessibile e senza rinunciare a sprazzi di quella scuola genovese nel cui calderone e volendoci contenere troviamo Tenco e De André.
Ad arricchire un bagaglio che oltre che fatto di tentativi e volontà di affermazione, trova sicuramente spazio l’esperienza concertistica maturata dal musicista di Villafrati (Palermo) nel portare la propria musica in città come Lugano, Parigi o New York, che hanno senza dubbio ha contribuito ad aumentare la propria veduta musicale, provando a solcare una direzione artistica più perentoria di quanto non lo fosse in passato.
In quest’ultimo capitolo discografico ci troviamo 10 tracce, in cui ad essere narrate, sono ben 10 storie diverse e così, 10 modi di trasformare in note, aspetti variegati di un’esistenza quotidiana fatta di sentimenti di amore, spensieratezza ma anche una tenue analisi dello stato interiore che tanto condiziona la vita di ognuno. Canzoni che acquisiscono valore attraverso un valore testuale universale, in cui emergono sussurri e storie in cui il presente si mescola al (probabile?) futuro e – come detto dall’autore, – vengono a fondersi in una temporalità ” dove tutto succede e tutto deve ancora accadere“. Un succedersi di emozioni che non è troppo definire trascinanti, ma in cui è facile cogliere significati mai fini a se stessi e dal gusto contemporaneo in cui l’intensità gioca un ruolo di non poco conto, pur se talvolta la semplicità degli arrangiamenti sembrerebbe quasi inficiarne lo spessore. A confermare quanto appena detto vi sono canzoni esaltati dalla leggerezza lirica ma musicalmente trascinanti (“Turisti d’appartamento” e “Borotalco”) ed altre caratterizzate da una flessuosità guizzante ( “Sportiva” e ” Un giorno di pesche” ), senza rinunciare a quei salti temporali anche attraverso una coinvolgente semplicità melodico-vocale ( “Carta da parati” e ” Amore capitale” ). Se poi le mie parole possano sembrare spinte da una mia personale voglia di incoraggiamento verso questo valido artista, garantitevi un pre-ascolto di una riflessiva ballad come la title track ove alla fin fine vince comunque la positività (” Per trovare il mare dove non c’è acqua dove non c’è sale per riprendersi sul serio per a rallentatore. Ed osservare ogni dettaglio Le sfocature dell’amore“), mentre nella contaminazione dolceamara de “Il passato” è possibile cogliervi quanto la piacevolezza melodica dei sintetizzatori possa essere l’indovinato sottofondo a pensieri – la cui libera interpretazione – fa sì che non vengano mai ingabbiati,, considerando anche i propri errori come un bagaglio di esperienza su cui costruire un nuovo, degno di maggiore considerazione di quanto accaduto e mai accettato.
Un lavoro che magari non è destinato a scatenare entusiasmi immediati ma coerente ed indirizzato principalmente a coloro che credono che la musica stabilisca un filo diretto con la vita ove riflessione ed ispirazione fanno da contraltare a semplicità ed armonie bilanciate.
CLAUDIO CARPENTIERI
Tracklist:
Il presente
Ho bisogno di dirti domani
Turisti d’appartamento
Amore capitale
Il futuro
Borotalco
Carta da parati
Sportiva
Un giorno di pesche
Il passato
Release date: 11 ottobre 2019
Con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Immagine di copertina di Stefano Masselli
Testi e musiche di Nicolò Carnesi
Registrato da Jesse Germanò al Jedi Sound Studio di Roma
Mixato e Masterizzato da Andrea Suriani all’Alpha Dept di Bologna
Produzione artistica: Nicolò Carnesi e Donato Di Trapani
Registrazioni aggiuntive: Francesco Vitaliti
VOTO
Band:
Nicolò Carnesi: Voce, Chitarre, Pianoforte, Synth
Donato Di Trapani: Synth, Pianoforte, Elettronica, Programmazione
Carmelo Drago: Basso, Percussioni, Cori
Francesco Aprili: Batteria, Percussioni
Gioele Verciglio: Sax in “Ho bisogno di dirti domani”
Sofia Del Duca: Cori in “Sportiva”
Michelangelo Monastero: Tromba in “Un giorno di pesche” e “Il passato”
Antonino Mauro: Trombone in “Un giorno di pesche” e “Il passato”
Gehanghir Baghchighi: Sax tenore in “Un giorno di pesche” e “Il passato”
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…