MYLES KENNEDY- “The Art Of Letting Go”
Terzo album da solista per Myles Kennedy, dieci tracce rock quanto basta per non rimpiangere i due lavori precedenti del nostro.
“The Art of Letting Go”, quasi 50 minuti di musica per dieci brani accattivanti, spronanti e azzeccati quanto basta per dire che questo è un album da ricordare in questa ultima parte del 2024. Non avevamo dubbi sulle capacità di Myles Kennedy che sia con la band, come guest o come solista sa il fatto suo sia per quanto riguarda la composizione che le tematiche.
Non solo rock e blues alla vecchia maniera, solidi e compatti, ma spruzzate di heavy sia nella voce che nella potenza dei suoni, in cui il nostro si avvale del batterista Zia Uddin e del bassista Tim Tournien: sezione ritmica da paura!
Una boccata d’ossigeno a fronte di una scena musicale a volte piatta e stantia in cui il nostro, avvalendosi di una “matura esperienza” sciorina uno dietro l’altro dei brani pulsanti e intensi; di certo, spiccano la titletrack in cui stupisce sempre la sua bravura alla chitarra; “Behind the Veil” una quasi ballad dove la voce è impreziosita dal suono della chitarra acustica e “How the Story Ends” che chiude questo nuovo lavoro con delle sonorità particolari e orientaleggianti.
Non sono lontani, naturalmente, i richiami agli Alter Bridge ma ciò non significa che, specialmente nelle parti di chitarra, il nostro non sia in questo album veramente a suo “agio” nell’esprimere completamente il suo “Io”, senza attese o false speranze, esprimendo il suo essere genuino accompagnato da un sound attraente.
Nome Editor
Monica Atzei
Band:
Myles Kennedy – Vocals, Guitar
Zia Udin – Drums and Percussion
Tim Tournier – Bass
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NAPALM RECORDS
Insegnante, classe 1975, medioevista ed immersa nella musica sin da bambina. Si occupa per Tuttorock soprattutto di interviste, sue le rubriche "MommyMetalStories" e "Tuttorock_HappyBirthday". Scrive per altri magazine e blog; collabora come ufficio stampa di band, locali, booking e con una label.