MOTTA – La musica è finita
È stato pubblicato venerdì 27 ottobre 2023 il quarto album del cantautore livornese Francesco Motta: “La Musica è Finita”, album composto da 10 tracce che arriva a due anni di distanza da “Semplice”.
Come suggerisce la copertina, una dicotomia di colori e paesaggi, Motta ci offre un lavoro sempre intimo e poetico in cui la musica oltre al solito indie cantautorale a cui ci ha abituato, si avventura anche in nuovi territori fatti di sperimentazioni synth e accenni rap, questo rende ogni canzone unica e indipendente.
In questa nuova fatica Motta ha deciso di divertirsi e sperimentare richiamando all’appello amici e colleghi come Willie Peyote, Ginevra, Jeremiah Fraites e Giovanni Truppi.
“La Musica è Finita” si apre con il pianoforte di “Anime perse” componimento su un amore prigioniero di se stesso; il ritmo aumenta con “Per non pensarci più” brano disinvolto e accattivante che sposta il baricentro dall’amore; “Titoli di coda” trae in inganno dato che è solo il terzo brano, qui subentra sul finale il rap di Willie Peyote arricchendolo di sorpresa; si prosegue con “Alice” poesia intima e sincera dedicata alla sorella del cantautore, che richiama echi di “Andrea” di Faber, una dedica capace di intenerire, nel recitato finale pieno di tenerezza troviamo la voce di Giovanni Truppi; segue un “Intervallo” strumentale dove i protagonisti per un minuto sono gli strumenti.
Il lato B si apre con la title track “La Musica è finita” una cavalcata oscura fatta di vibrazioni ed elettricità con un testo d’amore dal retrogusto di rinascita; il pianoforte ritorna ad essere protagonista nell’intimo “Scusa” in collaborazione di Jeramiah Fraites (cofondatore dei Lumineers); un duetto è anche il successivo “Maledetta voglia di Felicità” in cui Motta sovrappone la sua voce a quella di Ginevra in un brano inqueto dove ribolle il mantra di non perdersi mai più; “Se non avessi avuto te” è un brano che alterna malinconie e suggestive metafore; l’album si chiude (apparentemente) con l’accompagnamento di archi e memorie attraverso “Quello che ancora non c’è” .
E quando pensi che appunto la musica è finita ecco che le note continuano ancora ad accavallarsi e ballare dando vita al brano rock’n’roll che mancava: “Per sempre” è l’undicesimo brano, un vortice martellante che rimane impresso fin dal primo ritornello.
Francesco Motta riesce ancora una volta filtrare la sua poesia in musica e il risultato è un disco intimo e piacevole capace di farti entrare in sintonia con sentimenti dell’autore già al primo ascolto, un disco potente ed intimo, indubbiamente una piacevole ritorno.
Caro Motta, la Musica non è Finita è (in) finita.
LEONARDO DeLARGE
Tracklist:
- Anime perse
- Per non pensarci più
- Titoli di coda con Willie Peyote
- Alice con Giovanni Truppi
- Intervallo
- La musica è finita
- Scusa con Jeremiah Fraites
- Maledetta voglia di felicità con Ginevra
- Se non avessi avuto te
- Quello che ancora non c’è
- Per sempre (ghost tracks)
Label: Sugar Music
Pubblicazione: 27 ottobre 2023
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Nato sotto le stelle del 06 dicembre 1993 a Trani (BT) è appassionato di ogni forma d’arte fin da piccolo, dal 2018 è l’autore di vari racconti fantastici e surreali tra cui: “FigaPower - In cerca d’Amore”, “C’era una volta la Musica” e “Corsa nella Notte” che l’inseriscono nell’ambiente underground letterario italiano; nel 2021 è pubblicata la sua prima raccolta: Eroi e Fregature a cui segue nel 2023 Birre, Rose e Fantasia. Dal 2020 la passione e devozione per la musica lo conduce a intraprendere una collaborazione con TuttoRock, arricchendo l’area blog e recensioni.