Miya Folick – Roach
Roach è un disco ottimista e poliedrico con un chiaro invito ad abbandonare la comfort zone, navigare tra spirali e stratosfere e provare ad infrangere la gravità. Si tratta di una caleidoscopica raccolta di canzoni una diversa dall’altra, all’insegna di un pop a tratti esilarante e variopinto. Vertiginose power-ballads si alternano a tracce più intime, in un album che simboleggia tutta la volontà della cantautrice californiana di voltare pagina sugli alti e bassi della vita accidentata ed imperfetta di una donna. La matrice pop non nega però che “Roach” si possa privilegiare di un suono autentico, fatto di batterie pulsanti, chitarre da capogiro e bassi profondi ed avvolgenti. Un lavoro che parla all’ascoltatore nella migliore delle accezioni, con i contenuti pieni di cuore e sentimento. Il tutto condito dalla voce irripetibile di Miya, capace di accarezzare ogni sfumatura del trasporto emotivo con intensa passione.
Tra gli ascolti più rilevanti del disco, spicca “Get Out of My House”, una vivace canzone psych-rock dalla batteria apertamente campionata e synth in costante accelerazione, mentre “Nothing To See” svolta in una oscura e fascinosa folk-ballad dall’atmosfera introspettiva. Si viene letteralmente presi sottobraccio dal contagioso glitch-pop da strada di ”Bad Thing”, un brano che diventa esplorativo e sfaccettato, per poi dare libero sfogo alla delicata autocritica del proprio passato in “Drugs Or People”, cantata con tono volutamente vintage. “Mommy” è una poesia fluida e ambigua, mentre “Shortstop” evoca molteplici fotogrammi angoscianti della sua storia, un percorso tossico ma che offre anche una via d’uscita, ispirata e psichedelica.
Il nuovissimo lavoro di Miya Folick assume quasi il ruolo di un diario, che rappresenta una presa di consapevolezza per l’evoluzione di sé, profonda e onesta. Ma non si tratta di certo di un percorso lineare o semplice, semmai tortuoso e labirintico. La capacità di autocritica e l’ironia che traspaiono dai solchi indicano però una nuova classe e maturità dell’artista losangeliana. Un ascolto crudo e sfavillante, segnato dal notevole eclettismo, che può provenire solo dalla pena e dalla voce di chi ha una rinnovata e solida fiducia.
Ivan Faccin
Tracklist:
- Oh God
- Bad Thing
- Get Out of My House
- Nothing To See
- Drugs or People
- Mommy
- 2007
- Cockroach
- Tetherball
- Cartoon Clouds
- So Clear
- Ordinary
- Shortstop
VOTO
In uscita il 26 Maggio per Nettwerk Music Group
https://www.youtube.com/@MiyaFolick/channels
https://www.facebook.com/MiyaFolickMusic
vive a lavora a Cornedo Vicentino, ha cercato di esplorare vari generi musicali, trovando nell'hard-rock, metal e progressive rock i suoi stili più congeniali. Anche ora che i capelli hanno cominciato ad imbiancarsi... impiegato presso Xylem Water Solutions, ha portato la sua collaborazione giornalistica presso The Wall of Sound e Tuttorock.