MIKI RATSULA – I owe it to myself

Storicamente a molti artisti è stato detto che rimanere vaghi crea ampio fascino ma, come dice l’autrice e attivista queer Jacqueline Woodson, “più siamo specifici, più qualcosa può diventare universale”. In pratica, più gli artisti sono autentici e dettagliati nel loro lavoro, più è probabile che le persone vi trovino un significato. Il cantautore e produttore Miki Ratsula non è estraneo al concetto, avendo accolto un pubblico considerevole e vasto. Artista non-binary, Miki Ratsula è pronto al debutto con ‘i owe it to myself‘, un sogno pop acustico guidato dalla voce di Miki e da una produzione lussureggiante ma lo-fi, un disco che cattura l’altalena emotiva che oscilla tra la giovinezza e l’età adulta. Vulnerabile e pienamente realizzato, Miki afferma “voglio solo essere l’artista di cui avevo bisogno per crescere”, ed il disco è sincero e impressionante. Nato in California da genitori finlandesi, Miki Ratsula è cresciuto con la convinzione di dover suonare almeno uno strumento e praticare almeno uno sport e così suona il piano e la chitarra e gioca a calcio. Inspirato dalla Nazionale di Calcio femminile americana, Miki comincia a comporre musica, facendosi presto notare su YouTube. I suoi brani, spontanei e diretti, accumulano ascolti soprattutto quando l’artista parla del suo coming out e della relazione con la sua ragazza nelle sue musiche, diventando un esempio per molti amori queer. Nel mentre, Miki diventa un produttore a tutti gli effetti.

Un disco di debutto che mette in luce la bellezza della voce di Ratsula e la capacità che ha di interpretare i brani proposti. Una tracklist che però si snoda con brani patinati, raffinati, cantati molto bene, minimal, ma che non trasmettono forza e peccano di mordente. Ma ricordiamo che siamo di fronte alla prima uscita di un artista che quindi ha ampi spazi per completare il suo bagaglio e aggiungere ulteriore spessore alle sue innegabili qualità.

MAURIZIO DONINI

Tracklist:

I hate myself sometimes
I walked a mile in my room
Second
By tomorrow
Grocery store
In the middle
Suffocate (feat. Lauren Sanderson)
Timeless
Sugarcane (feat. Dana Williams) (milo’s interlude)
The garden
I didn’t know any better
Reeboks