MARIO DONATONE – Blues is my bad medicine
Sedici tracce per oltre un’ora di buona musica: sono queste le “grandezze” principali di questo nuovo disco di Mario Donatone che vede anche la partecipazione della cantante Giò Bosco. Una manciata di Superclassici del blues, di quelli che è impossibile non averli mai ascoltati, pietre miliari di un genere sempre sulla cresta dell’onda e sempreverdi musicali di ognuno dei quali abbiamo finora udito decine di versioni. Qualcuno, nello scorrere la tracklist storcerà forse il naso e si domanderà se veramente avevamo bisogno dell’ennesima versione di “Key to the highway”, standard che il pianista Charlie Segar registrò per la prima volta nel 1940, di “Worried life blues”, altro standard registrato per la prima volta nel 1941 dal pianista Big Maceo Merriweather o di “Love in vain” del 1937 di cui conosciamo, tra le altre, le versioni claptoniana e quella dei Rolling Stones, scritta dal leggendario Robert Johnson. In occasione dell’uscita del CD, Mario Donatone racconta che “Sentivo da anni l’esigenza di approfondire come interprete musicale il mondo affascinante del blues delle origini. La libertà e l’intensità che emanavano i primi artisti che hanno inciso questa musica, (da Blind Lemon Jefferson a Lonnie Johnson e tanti altri) ha sempre esercitato un forte ascendente su di me.” Non pretendiamo che tutti abbiano almeno un’idea di ciò che il blues delle origini abbia significato per i suoi artefici e per le influenze che esso continua ad avere su buona parte della musica odierna; in una temperie in cui imperversa tanta spazzatura musicale, tuttavia, rimaniamo convinti che riproporre questi pezzi possa invogliare l’ipotetico estemporaneo ascoltatore ad approfondimenti su titoli e autori presenti nel CD e che di per sé tale riproposizione abbia una grande valenza culturale (se è consentito un parallelo con manifestazioni artistiche d’altro genere, si potrebbe dire che il CD di un buon interprete del blues più classico come Donatone sta, né più né meno, alla versione restaurata di un film d’epoca o a una nuova traduzione italiana di un classico della poesia o della letteratura). Buon (assolutamente raccomandato) ascolto!
GIOVANNI GRAZIANO MANCA
Tracklist:
- Bad Medicine Blues
- Where did you sleep last night ((traditional))
- Worried life blues
- Matchbox blues
- Nobody’s fault but mine
- I’m so glad
- Tomorrow night
- Love in vain
- Key to the highway ((traditional))
- I don’t know
- Nobody knows you when you’re down and out
- This train ((traditional))
- Nobody knows the way I feel this morning
- I’m gonna move out on the outskirts of town
- Cocaine blues
- Honky tonky train blues
Credits:
Pubblicazione: aprile-maggio 2021
Label: Groove Master Edition
Recorded, mixed and mastered by Stefano Isola on Arcipelago Studio (Roma)
Produced by Mario Donatone and Roberto Ramberti
VOTO
Band:
Mario Donatone
Guest:
Giò Bosco
http://www.mariodonatone.com
https://www.facebook.com/MarioDonatone
www.groovemasteredition.it
Giovanni Graziano Manca è nato a Nuoro ma vive e opera a Cagliari. Laureato in filosofia, pubblicista, da sempre si interessa di cultura, in particolar modo di musica, poesia, arte, filosofia e letteratura. Numerose le pubblicazioni al suo attivo: oltre a collaborare con quotidiani e periodici, ha pubblicato volumi di narrativa e di poesia (ultimi, tutti in versi, "In direzione di mete possibili" Lieto Colle, 2014 , "Voli in Occidente" Eretica, 2015, e "Nel tempo che si muove", Antipodes, 2020, articoli e saggi su riviste specialistiche e web.