MARCO BERNARD – The Boy Who Wouldn’t Grow Up
Marco Bernard porta sempre avanti parallelamente i suoi album da solista e dei Samurai Of Prog e sicuramente il nuovo album “The Boy Who Wouldn’t Grow Up” è uno dei più riusciti. Accompagnato da vari ospiti tra cui Kimmo Porsti, con lui anche nei Samurai Of Prog, Matthew Parmenter, voce dei Discipline ed alcuni musicisti del nostro progressive rock come Carmine Capasso, che ha legato il suo nome ad una delle ultime reincarnazioni dei Trip, Andrea Pavoni dei Greenwall e Daniele Pomo delle Ranestrane, Bernard sforna un ottimo album di progressive rock dove esplora tutte le sfumature di questo meraviglioso genere musicale e ci invita anche con un’affascinante disegno di copertina molto fiabesco.
“Overture” è un avvolgente brano strumentale, maestoso, epico e festoso, dove progressive e miraggi sinfonici convivono alla perfezione e ci conducono alle sfumature melodiche d pianoforte e chitarra e “Never Never Land”, è un brano che sfiora gli undici minuti e mezzo, progressive romantico che ricorda i Genesis principalmente sia nelle melodie che nella struttura del brano, negli arpeggi e nelle parti vocali e c’è anche “The Lost Boys”, traccia più vivace e ai Generis si aggiungono i Gentle Giant, brano veramente vario e suonato egregiamente. Tutti i brani sono mediamente lunghi e “The Home Under The Ground” ammalia per la sua varietà, tra progressive, musica sinfonica, musical e jazz rock, ma diventa anche teatrale con doppia voce, maschile e femminile che raccontato storie e “The Pirate Ship (Hooker Or Me)”, dove arriva proprio Capitan Uncino a raccontare le sue storie ed il progressive diventa più tecnico e virtuoso. Gli ultimi due brani sono “The Return Home”, ottimo strumentale dal tocco più prog e sinfonico e “Lunar Boy”, altra ottima song. Un album per palati fini e per veri prog maniac.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
01. Overture
02. Never Never Land
03. The Lost Boys
04. The Home Under the Ground
05. The Pirate Ship (Hook or Me)
06. The Return Home
07. Lunar Boy
Label: Seacrest Oy
Genere: Progressive Rock
Anno: 2023
VOTO
Band:
Marco Bernard / Shuker Basses
Octavio Stampalìa / Keyboards
Brody Green / Drums
Steve Hagler / Electric Guitar
Marc Papeghin / French Horn, Trumpet
Steve Unruh / Vocals, Flute, Violin
Alessandro Di Benedetti / Keyboards
Ruben Alvarez / Electric & Acoustic Guitars
Kimmo Pörsti / Drums
Sara Traficante / Flute
John Wilkinson / Vocals
Mimmo Ferri / Keyboards, Additional Guitars
Beatrice Birardi / Xylophone, Bongos, Tambourine, Doumbek
Gennaro Piepoli / Acoustic & Electric Guitars
Marco Vincini / Vocals
Andrea Pavoni / Keyboards
Cam Blockland / Vocals
Carmine Capasso / Electric Guitar
Adam Diderrich / Violin
Audrey Lee Harper / Vocals
Daniele Pomo / Drums & Percussion
Marco Grieco / Keyboards, Electric Guitar, Backing Vocals
Matthew Parmenter / Vocals
Hans Jörg Schmitz / Drums
Marcel Singor / Electric Guitar
Oliviero Lacagnina / Keyboards
Marek Arnold / Saxophone
Rafael Pacha / Classical Guitar
Charles Plogman / Electric Guitar
Riccardo Spilli / Drums
Giorgio Mastrosanti / Telecaster Guitar
Juhani Nisula / Electric Guitar
Bo-Anders Sandström / Vocals
https://www.seacrestoy.com/
https://www.facebook.com/marco.bernard
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!