MARBLE – S.A.V.E.
MARBLE sono tornati! La band melodic metal del nord Italia presenterà la loro nuova opera, il seguente al 2008 “A.t.G.o.d.” (Y Records / Warner) e l’omonimo ep del 2010. Il nuovo Album si chiama “S.A.V.E.”, presenterà una connessione lirica tra le canzoni, focalizzata sulle tre virtù teologali e sui sette peccati capitali. I nuovi soci, Eleonora Travaglino alla voce e Norman Ceriotti (Defamed, Roll for Initiative) insieme ai fondatori Paul Beretta, Omar Gornati alle chitarre, Daniel Fleba al basso e Jacopo Marchesi alle tastiere, fonderanno entrambe le melodie e aggressività in un mix di ritornelli melodici, chitarra pesante, ritmi tecnici e tastiera armonie. La canzone “Mine” ha vinto un concorso online con il maestro di chitarra death metal svedese Marko Tervonen (The Crown), ed è stato mixato e masterizzato da lui, mentre l’intero album è stato prodotto di Giulio Capone (Moonlight Haze, ex Temperance, Bejelit). L’opera d’arte per “S.A.V.E.” sarà creato dal grande artista finlandese Jan Yrlund di Darkgrove.net, che creerà anche il loro primo video con i testi.
Attacco furente e senza nessuna ‘avarizia’ di drumming questa Mine che apre il nuovo lavoro dei Marble, non potrebbe esserci presentazione migliore per suscitare l’interesse. Ottime anche la tempesta elettrica lussuriosa in Heartless desease così come il cantato di Eleonora che si intreccia con la feat a base di growl di Caverzan in Silver coins, con tanto di riff di chitarra al calor bianco e chorus in background. Se è un gran pezzo My mask collection, What leads us to è una progressione straripante di metal melodico tutto da ballare nel pit. Il trend persegue la sua opera di bellezza con una durissima To feed the worms, le chitarre impazzano con sequenze di accordi incendiari, tutta la band suona su eccellenti livelli assecondando una bravissima cantante come la Travaglino. Si interrompe la cavalcata con una ballad nordica sognante come A darker shade of me, dove il violino trova una perfetta collocazione. Altri cambi di ritmo, da ruggente Where is the light si transita in una strepitosa simil power ballad come Timelines, piena di stop and go ritmici. La fine si avvicina, e dobbiamo dire purtroppo in questo caso, ma la band ci regala un catalogo di riff tirati alla massima velocità possibile in Daymare town, per poi salutarci con la serenità di un outro breve e strumentale, Sins and virtues ending.
Un album che non rivoluziona il panorama musicale mondiale, cosa peraltro piuttosto difficile oggi, ma regala un disco eccellente suonato e cantato in maniera perfetta, forse migliorabile sotto il profilo della pulizia dei suoni nel mastering, ma stiamo parlando per fare la punta al chiodo. Un fil rouge esistenziale che si snoda in modo appropriato e che rispecchia una compattezza eccelsa nella sequenza sonora e concettuale.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
- MINE (Greed)
- HEARTLESS DESEASE (Luxury)
- 30 SILVER COINS (Hope – feat. M. Caverzan from IN-SIGHT)
- MY MASK COLLECTION (Vanity)
- WHAT LEADS US TO (Envy)
- TO FEED THE WORMS (Gluttony)
- A DARKER SHADE OF ME (Wrath)
- WHERE IS THE LIGHT (Faith)
- TIMELINES (Sloth)
- DAYMARE TOWN (Charity)
- SINS AND VIRTUES ENDING
Credits:
Etichetta: Sliptrick Records
Pubblicazione: 2021
VOTO
Band:
Eleonora Travaglino – Vocals
Paul Beretta – Guitar
Omar Gornati – Guitar
Jacopo Marchesi – Keyboards
Daniel Fleba – Bass
Norman Ceriotti – Drums
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.