LUNATIC SOUL – Through Shaded Wods
Questo nuovo capitolo dei Lunatico Soul, il progetto parallelo ai Riverside di Mariusz Duda, è molto diverso dai lavori precedenti. C’è meno elettronica e meno sonorità dark e un’apertura al folk, sempre in un contesto di rock progressive e con piccole venature oscure. “Nawie” e “The Passage” sono due brani acustici e folk e mettono in risalto un nuovo volto di Mariusz Duda, specialmente il secondo citato è molto particolare e affascinante e non mancano riff di chitarra metal in alcuni momenti, mentre la title track, “Through Shaded Woods”, ha influenze celtiche e melodie molto dark e “Oblivion” è una danza tribale che invita a muoversi e a ballare, ma nel corso del brano arrivano anche melodie malinconiche. C’è anche “Summonig Dance”, ballad prog/folk che cresce verso il finale e “The Fountain”, ballad romantica e con riferimenti diretti ai Pink Floyd. La versione limited è arricchita di ben 3 brani, “Vyraj”, altra danza, stavolta strumentale ma sempre dal gusto celtico e vivace, “Hylophobia”, breve song dove tornano le chitarre elettriche che si alternano a quelle acustiche per un brano breve ma intenso e “Transition II”, lunga suite di quasi 28 minuti, dove la mente viene catapultata in una vera foresta anche insidiosa ma dalle meraviglie naturali, un’oasi dove è possibile lasciare il mondo fuori e immedesimarsi in questo viaggio avventuroso e da scoprire nota dopo nota e non mancano riferimenti a Mike Oldfield. Diverso ma ugualmente ammirabile e avvolgente.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
CD 1:
- Nawie
- The Passage
- Through Shaded Woods
- Oblivion
- Summoning Dance
- The Fountain
CD 2:
- Vyraj
- Hylophobia
- Transition II
Label: Mystic Production/KScope
Genere: Progressive Rock/Folk
Anno: 2020
VOTO
Band:
Mariusz Duda : Voce e tutti gli strumenti
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!