L’ULTIMODEIMIEICANI – Ti voglio urlare
Lorenzo Olcese: voce, chitarra, Pietro Bonuzzi: chitarra, Stefano Pulcini: chitarra, basso, Rachid Bouchabla: batteria, Beniamino Parodi: chitarra e basso, costituiscono l’organico dei genovesi L’ultimodeimieicani. Una band, quella dei liguri, molto chitarristica, evidentemente. E di musica “chitarristica”, in effetti, si tratta: il loro primo CD a lunga durata è uscito di recente è contiene dieci brani per circa quaranta minuti complessivi di ascolto musicale. Rock nella variante sonora che sembra cercare approcci stilistici nell’aggressività della new wave, canzone d’autore e pop di buon livello sono le componenti principali di questa musica italiana che strizza anche l’occhio (pur, beninteso, non mancando di personalità) alle produzioni anglosassoni. I cinque hanno una età compresa tra i venti e i trent’anni e nelle loro canzoni, come è giusto che sia, si occupano delle problematiche tipiche di quella età: non solo amore, dunque, ma la vita nelle città di provincia, le aspettative giovanili frustrate, i mille motivi di difficoltà che sono all’origine del mal di vivere odierno e anche altro, infatti, sono al centro dei testi del quintetto; “Tra il fumo di sigarette, in stanze piene di noia,/con voglia di fare a botte e mi domandi cosa c’è,/e senza guardarci intorno affoghiamoci nei weekend.”, canta Olcese, in “Cosa vuoi cambiare”: sono parole che appaiono indicative di una condizione esistenziale che riguarda tutta una generazione. Parole arrabbiate ma che tuttavia devono essere interpretate in positivo, dal momento che testimoniano della capacità dei più giovani di reagire, magari anche solo attraverso la musica e la scrittura di canzoni, a una realtà giudicata insoddisfacente e del tutto priva di stimoli positivi. Dunque un album, quello dei cinque di Genova, che più di altri appare calato nella temperie odierna; “Pensione a 20 anni”, “Sirene”, “Everest”, “Provincialismo” e anche le rimanenti canzoni del CD, si faranno ben apprezzare, ne siamo convinti, da coloro che nel nostro paese amano il rock che non dimentica le sue attitudini contestatorie.
GIOVANNI GRAZIANO MANCA
Tracklist:
- Pensione a vent’anni
- Sirene
- Cosa vuoi cambiare
- Gelato (feat. Canca)
- Everest
- Provincialismo
- Cinque minuti di tristezza cosmica
- Ciao
- Dolore
- Ti voglio urlare
Credits:
Label: Pioggia Rossa Dischi
Pubblicazione: 8 novembre 2019
Band:
Lorenzo Olcese (voce, chitarra)
Pietro Bonuzzi (chitarra)
Stefano Pulcini (chitarra, basso)
Beniamino Parodi (chitarra, basso)
Rachid Bouchabla – già Ex-Otago – alla batteria
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Giovanni Graziano Manca è nato a Nuoro ma vive e opera a Cagliari. Laureato in filosofia, pubblicista, da sempre si interessa di cultura, in particolar modo di musica, poesia, arte, filosofia e letteratura. Numerose le pubblicazioni al suo attivo: oltre a collaborare con quotidiani e periodici, ha pubblicato volumi di narrativa e di poesia (ultimi, tutti in versi, "In direzione di mete possibili" Lieto Colle, 2014 , "Voli in Occidente" Eretica, 2015, e "Nel tempo che si muove", Antipodes, 2020, articoli e saggi su riviste specialistiche e web.