LUCIFER – Lucifer III
Nel terzo album gli hard rocker Lucifer riassumono quanto detto nei loro primi due album, “Lucifer I” del 2015 e con un sound più devoto ai Black Sabbath e “Lucifer II” del 2018, dove la band spaziava anche su territori psichedelici e più semplicemente hard rock. “Lucifer III” ne assottiglia le influenze ed è più vario, anche se strettamente legato all’hard rock sound dei seventies. “Ghosts” è puro hard rock dai rimandi seventies e la voce di Johanna Platow Andersson è lucida e affascinante e il sound ha quel gusto retrò e vintage che ricorda anche i Blues Pills e “Midnight Phantom” che ha riff di chitarra più incisivi e trasgressivi, ma arrivano subito momenti più melodici dettati da chitarre più psichedeliche e dalla voce della cantante e ancora “Leather Demon”, splendida song dai suggestivi arpeggi di chitarra e la voce sempre più intensa e calda della Andersson, una ballad molto avvolgente. A seguire c’è “Lucifer”, song più aggressiva e diretta e “Pacific Blues”, altro ottimo brano molto vintage e che si avvicina ai Jefferson Starship più rock e trascinanti. Il doom dei Black Sabbath si impossessa di “Coffin Fever”, mentre a chiudere il cd spetta a “Cemetary Eyes”, psychedelic rock ballad molto suggestiva e cullante, ma sempre con chitarre un po’ graffianti nei riff. Anche stravolta i Lucifer ci riportano indietro nel tempo.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Ghosts
- Midnight Phantom
- Leather Demon
- Lucifer
- Pacific Blues
- Coffin Fever
- Flanked By Snakes
- Stray Astray
- Cemetary Eyes
Label: Century Media/Sony Music
Genere: Hard Rock/Psychedelic Rock
Anno: 2020
VOTO
Band:
Johanna Platow Andersson: Voce
Nicke Platow Andersson: Batteria
Linus Bjorklund: Chitarra
Martin Nordin: Chitarra
Harald Gothblad: Basso
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!