Lorenzo Bisogno Quartet feat. Massimo Morganton – Open Spaces – 2023
7 Maggio 2023
0
Shares
Bello, godibile, qua e là decisamente groovy “Open Spaces”, disco d’esordio di un quartetto che si contraddistingue per la sua forte coesione interna e per la grande perizia individuale di ciascuno dei suoi componenti nell’utilizzo dei vari strumenti. Musica, quella dell’album, che sembra venire da un passato bebop (molto presenti nelle varie tracce – otto per un totale complessivo di ascolto musicale pari a circa 50 minuti – i caratteri di questo stile jazzistico storico presenti sotto forma di calde suggestioni coltraniane e konitziane). Ma che d’altra parte la musica di “Open Spaces” incontestabilmente
abbia le caratteristiche della musica dei nostri giorni, pare evidente fin dal primo ascolto. Ciò, in primo luogo, per la sua leggerezza e spigliatezza, per la sua freschezza e per la sua melodicita’ (caratteristica quest’ultima che fa da denominatore comune in molte delle più recenti produzioni discografiche di contemporary jazz, italiane e straniere). Il disco, per ammissione dello stesso Bisogno, è stato ispirato dall’esperienza newyorkese di quest’ultimo. A New York Bisogno conosce musicisti di livello come Antonio Hart, Tim Armacost, Jeb Patton; anche molti altri, tuttavia, sono stati i jazzisti importanti che hanno influito sul suo percorso artistico: Joel Frahm, Mark Turner, Ari Hoenig, Tom Harrell, Lee Konitz sono tra essi, oltre a molti dei nomi storici che hanno fatto grande la storia della musica afroamericana. Lorenzo Bisogno è vincitore del premio Massimo Urbani nel 2021 (motivazione della giuria: grande maturità e profonda conoscenza dello strumento unite al grande lavoro di studio e ricerca): è proprio in seguito a ciò che al giovane jazzista si presenta la possibilità di registrare e produrre per l’etichetta discografica Emme record Label il suo primo disco “Open Spaces”, un disco che proietta l’ombra del suo artefice in un futuro artistico-professionale che già oggi possiamo immaginare ricco di soddisfazioni.
GIOVANNI GRAZIANO MANCA
Tracklist:
01. Time to Find Out (07:28)
02. Open Spaces (05:59)
03. 317 East 32nd Street (05:29)
04. Searching for the Next (07:11)
05. Groovy (06:01)
06. Cicli Solari (05:54)
07. Cicli Lunari (06:34)
08. The Moontrane (05:41)
Credits:
Manuel Magrini al pianoforte,
Pietro Paris al contrabbasso,
Lorenzo Brilli alla batteria,
Massimo Morganti al trombone.
abbia le caratteristiche della musica dei nostri giorni, pare evidente fin dal primo ascolto. Ciò, in primo luogo, per la sua leggerezza e spigliatezza, per la sua freschezza e per la sua melodicita’ (caratteristica quest’ultima che fa da denominatore comune in molte delle più recenti produzioni discografiche di contemporary jazz, italiane e straniere). Il disco, per ammissione dello stesso Bisogno, è stato ispirato dall’esperienza newyorkese di quest’ultimo. A New York Bisogno conosce musicisti di livello come Antonio Hart, Tim Armacost, Jeb Patton; anche molti altri, tuttavia, sono stati i jazzisti importanti che hanno influito sul suo percorso artistico: Joel Frahm, Mark Turner, Ari Hoenig, Tom Harrell, Lee Konitz sono tra essi, oltre a molti dei nomi storici che hanno fatto grande la storia della musica afroamericana. Lorenzo Bisogno è vincitore del premio Massimo Urbani nel 2021 (motivazione della giuria: grande maturità e profonda conoscenza dello strumento unite al grande lavoro di studio e ricerca): è proprio in seguito a ciò che al giovane jazzista si presenta la possibilità di registrare e produrre per l’etichetta discografica Emme record Label il suo primo disco “Open Spaces”, un disco che proietta l’ombra del suo artefice in un futuro artistico-professionale che già oggi possiamo immaginare ricco di soddisfazioni.
GIOVANNI GRAZIANO MANCA
Tracklist:
01. Time to Find Out (07:28)
02. Open Spaces (05:59)
03. 317 East 32nd Street (05:29)
04. Searching for the Next (07:11)
05. Groovy (06:01)
06. Cicli Solari (05:54)
07. Cicli Lunari (06:34)
08. The Moontrane (05:41)
Credits:
Manuel Magrini al pianoforte,
Pietro Paris al contrabbasso,
Lorenzo Brilli alla batteria,
Massimo Morganti al trombone.
Giovanni Graziano Manca
Giovanni Graziano Manca è nato a Nuoro ma vive e opera a Cagliari. Laureato in filosofia, pubblicista, da sempre si interessa di cultura, in particolar modo di musica, poesia, arte, filosofia e letteratura. Numerose le pubblicazioni al suo attivo: oltre a collaborare con quotidiani e periodici, ha pubblicato volumi di narrativa e di poesia (ultimi, tutti in versi, "In direzione di mete possibili" Lieto Colle, 2014 , "Voli in Occidente" Eretica, 2015, e "Nel tempo che si muove", Antipodes, 2020, articoli e saggi su riviste specialistiche e web.