LONELY GUEST – Lonely guest
Quando vedo il nome di Tricky (vero nome Adrian Thaws) tra i credits di un disco, non nascondo che una bella dose di curiosità mi assale. L’artista di Bristol che potrebbe essere definito come l’anima nera del trip-hop, coglie il periodo della pandemia, come occasione di espressione di quella poliedricità che lo ha sempre contraddistinto.
Il progetto Lonely Guest matura in pieno lockdown 2020, e vede il coinvolgimento anche di Joe Talbot (degli IDLES) e della cantante polacca Marta Ziakowska conosciuta durante il tour di UNIFORM, il tredicesimo album di Tricky pubblicato nel 2017. Un lavoro rapido (di circa venticinque minuti per intenderci) dove a farla da padrone, sono la terapeutica voce di Talbot, le intromissioni della Ziakowska e l’oscurità che ne rappresenta un’imprescindibile costante. Le dieci tracce tutte che hanno una durata media di poco più di due minuti, si rivelano portatrici di suoni prevalentemente hip-hop, un’atmosfera grunge instillati di R&B ed un latente contorno rock. Le ospitate di quel mondo sotterraneo che conta, trovano in Kway e Paul Smith validi esponenti di sonorità moderne libere da qualsivoglia confine espressivo, allo stesso modo della poliedricità di Murkage Dave e Breanna Barbara ed il contributo del padre del reggae Lee “Scratch” Perry.
l rapper e produttore britannico Tricky ha ufficialmente lanciato la sua etichetta discografica indipendente False Idols e pubblicato il suo primo progetto importante Lonely Guest. L’album combina una serie di artisti diversi, tra cui il frontman degli IDLES Joe Talbot, il rapper britannico Kway e la cantante Marta. Ogni traccia invita l’ascoltatore in un nuovo mondo con la produzione oscura e straziante di Tricky che fornisce una spina dorsale per ogni canzone. Lonely Guest è una compilation senza genere che si sposta tra hip hop, grunge, pop, rock e R&B, lasciando l’ascoltatore impressionato e confuso allo stesso tempo. Secondo Tricky, Lonely Guest “si pone al centro di una nuova era e di una rete di artisti per False Idols, che attingono a una visione unica per un’etichetta discografica indipendente contemporanea”, cercando di gettare le basi per il suo inizio come un’etichetta importante nel mondo della musica contemporanea. Con la libertà di espressione e i temi sottostanti della pandemia in tempi di isolamento che si riflettono nell’album, Lonely Guest è un inizio appropriato per l’etichetta.
La copertina dell’album riflette i suoni diretti e unici che ogni artista porta al progetto, con foto in bianco e nero simili a foto segnaletiche che si estendono attraverso. Mentre l’album è molto contemporaneo e quasi pensato per essere frainteso, alcune tracce sembrano fuori luogo e possono sembrare un bambino confuso che divaga su una semplice produzione tirata indietro. L’incoerenza e la volontà libera che si riflettono sull’album possono ironicamente far sentire l’ascoltatore come un ospite solitario a una festa, che non ha idea di cosa stia succedendo e si sente isolato e confuso. Mentre alcuni brani dell’album mostrano originalità ed eccitazione, altri sembrano essere un piacevole miscuglio di parole e suoni. Toni di synth scuri, rullanti nitidi, 808 e riff di chitarra pesanti sono prevalenti nello stile di produzione semplice e minaccioso di Tricky. Sebbene non tutti gli artisti collaborativi siano in grado di eguagliare il suo suono, Kway è uno dei pochi artisti che lo fa perfettamente, trovando il suo flusso in cima al basso pulsante e tagliando le modifiche al sintetizzatore in “On a Move”. In questo modo, l’album è in grado di fornire un’ampia riflessione sulla società durante la pandemia. Anche se non è sempre piacevole da ascoltare e a volte può essere spiacevole, è un riflesso costante di onestà e isolamento, costringendo all’indipendenza e alla pura espressione di sé nei tempi strani in cui tutti viviamo. Ogni traccia sembra raffigurare un’era di pandemia unica esperienza, aperta a infinite interpretazioni e che significa qualcosa di diverso per ogni ascoltatore. Lonely Guest colloca una cornice musicale oscura e contemporanea attorno a un periodo di intenso isolamento, amalgamando espressioni scomode e crude del lavoro di ciascun artista collaborativo. Pur se non di facile assimilazione, sicuramente da ascoltare.
CLAUDIO CARPENTIERI
Tracklist:
Lonely Guest (Feat. Marta)
Pre War Tension (Feat. Joe Talbot, Marta, Tricky)
Under (Feat. Oh Land)
Pay My Taxes (Feat. Murkage Dave)
Atmosphere (Feat. Lee “Scratch” Perry, Marta, Tricky)
Move Me (Feat. Marta)
Pipe Dreamz (Feat. Rina Mushonga)
On A Move (Feat. Kway)
Christmas Trees (Feat. Paul Smith)
Big Bang Blues (Feat. Breanna Barbara)
Credits:
Release date: October 22, 2021
Label: False Idols – K7
featuring production by Tricky and vocals from IDLES’ Joe Talbot,
Lee “Scratch” Perry, Marta, Kway, Oh Land, Breanna Barbara, & more
VOTO
Band:
Featuring production by Tricky and vocals from IDLES’ Joe Talbot,
Lee “Scratch” Perry, Marta, Kway, Oh Land, Breanna Barbara, & more
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…