LELLO BUDELLO – Arrognanza
“Io sono ancora qua che ciancio, anche se sono vecchio e marcio…” LelloBudello rappresenta con stile sfacciato le situazioni più assurde e grottesche della nostra sregolata contemporaneità, all’insegna di un robusto hardcore melodico, senza disdegnare qualche strizzata d’occhio al punk-pop californiano più divertente. L’infaticabile Emanuele Zilio, già fondatore e chitarrista delle bands Strange Corner, Sinatras e Sonum (in ambito hardcore e death metal), ci mostra in questo suo nuovissimo progetto un altro lato della sua eclettica personalità, proponendo un lavoro anarchico e demenziale condito da tanto sano disimpegno, alla faccia di tutte quelle bands seriose che con la loro pretenziosità finiscono con l’appestare il prossimo. Il “Lello” del simpatico Arrognanza indossa qui per la prima volta la doppia veste di chitarrista e cantante, il suono è piacevole e la tecnica per nulla disprezzabile, portando alla ribalta la sua esperienza da veterano della scena.
L’ascolto delle varie tracce fa immediatamente capire come le cose siano state concepite e realizzate con cura meticolosa, visto che l’album in sede promozionale si è fregiato di ben 3 videoclips (con la partecipazione prestigiosa della modella Eva Valerio, già vista in Fiore di Maggio di Zucchero) girati in maniera professionale ed un lyric-video per “Generazione Zombie”, secondo brano apripista sul tema dei cosiddetti “leoni da tastiera”, che vede l’illustre intervento di Sebastiano Berlato dei Derozer come voce affiancata. Il tratto positivo è il suo essere un lavoro allegro e provocatorio, quasi un concept nel suo svolgersi, divincolandosi in maniera svitata tra le frivolezze social ed inutili vanità. Nel suo spassoso ed incessante demolire, Lello non si ferma di fronte a nulla, andando a stuzzicare persino i Defenders più incalliti nella solida “Metal True”, gli istinti più primitivi ed immediati nella ironica “Pub e Pornhub” (il titolo è tutto un programma…) ed offrendoci una divertita rivisitazione in chiave “boomer” del clamoroso successone dei Maneskin nella pimpante “Vorrei sempre far Festa”. Se poi qualcuno non conoscesse l’identikit della profumaia, il malcapitato ascoltatore potrà scoprirlo da solo senza spoiler dal racconto incorreggibile del menestrello impudente. Ma dopo la cavalcata sfrenata resta lo spazio per un attimo struggente, affidato alla track “Se non per Lui”, dedicata al figlio ed alle imprevedibili peripezie della vita e sogni parzialmente infranti.
Le delusioni ed il logorio uccidono tutta la bellezza che c’è dentro di noi e le nostre vite… oppure no? LelloBudello sceglie di condire il tutto con un gustoso parallelismo tra la alienante vita di provincia e le più sfrenate passioni virtuali, tra disillusioni ed umorismo sclerato, intrigante ed irriverente, qualche birra e due risate.
IVAN FACCIN
Tracklist:
1 – Intro
2 – Quando tutto si impacca
3 – Ali di Gabbiano
4 – Il Rock della F..a
5 – Amio
6 – Generazione Zombie
7 – Lello Budello
8 – Vorrei sempre far Festa
9 – Un Taxi per il Trapper
10 – Pub e Pornhub
11 – Metal True
12 – Missione Profumaia
13 – Psicopandemia
14 – Prologo
15 – Se non per Te
Credits:
Etichetta: Budello Records
Pubblicazione: 24 dicembre 2022
VOTO
Band:
Emanuele Zilio: voce
Alessandro Grandi: chitarra
Michele Busola: chitarra
Marco Rizzi: batteria
Andrea Bruttomesso: basso
https://www.facebook.com/lellobudellofficial
https://youtube.com/@lellobudello1178
vive a lavora a Cornedo Vicentino, ha cercato di esplorare vari generi musicali, trovando nell'hard-rock, metal e progressive rock i suoi stili più congeniali. Anche ora che i capelli hanno cominciato ad imbiancarsi... impiegato presso Xylem Water Solutions, ha portato la sua collaborazione giornalistica presso The Wall of Sound e Tuttorock.