LeiBei – My earth my heart
La band LeiBei nasce a Bologna nel 2006, dalla volontà di Erica Martini, Silvia Raggetti e Serena Sacchetti di abbandonare le cover per scrivere brani inediti; nello stesso anno le ragazze registrano il demo casalingo “DemOne”. Un anno e vari concerti dopo le LeiBei entrano in studio per registrare un nuovo demo, dal titolo “… e camminerai volando”, che vede la produzione artistica del cantautore bolognese Germano Bonaveri. Il primo album viene registrato nel 2010 presso il Morphing Studio, con Riccardo Brusori (Dos Cabrones) alla batteria. Registrazione, mixaggio e mastering sono seguiti da Cristiano Santini (Disciplinatha, Dish-Is-Nein). L’artwork dell’album, che porta il titolo “In cauda venenum”, viene curato da Serena. L’album viene positivamente recensito da siti web e riviste del settore, tra cui Rockerilla. Un’intervista alle LeiBei è presente anche nel libro “Le ragazze del rock” di Jessica Dainese, raccolta di materiale sulle rock band femminili italiane dagli anni sessanta ad oggi. All’uscita dell’album seguono numerosi concerti e un mini tour di date in acustico. Dopo un paio di anni il trio ha già in cantiere nuovi brani e decide di arricchire la propria musica, che fino ad allora si poteva definire grunge/stoner, con l’elettronica, cominciando a comporre e campionare le basi ritmiche. Nel 2014 la band si trova però a dover interrompere l’attività. Qualche anno dopo Erica e Silvia decidono di riprendere il percorso momentaneamente sospeso, compongono nuovi brani e registrano nel 2019 il secondo album, “My Earth My Heart”. Questa volta si affidano a Gianluca Lo Presti e al suo LotoStudio 2.0. L’album “My Earth My Heart” è una raccolta di storie. Alcune sono nate dall’esigenza di mettere nero su bianco sensazioni ed emozioni come la rabbia, il senso di abbandono, la paura, ma anche l’amore che fa perdonare e l’amore che fa sperare. Altre invece nascono dalla consapevolezza di essere non solo un’entità con sentimenti, ma di essere parte di un tutto unico che ha bisogno, come il nostro cuore, di protezione.
Un album che affonda profondamente in un universo di suoni vintage riportati nello stampo moderno, sospesi tra alternative e new wave, l’aggressività dell’opening di Not enough space con i suoi tratti sincopati si stempera nei tocchi selvatici di All mine the city. L’album dispone di un saliscendi emozionale che passa da un’acida e tiratissima I mess you alla dolce malinconia di Craziness and time con apparente noncuranza. Velocissima e fatta per scatenare l’headbanging Heart of a beast, proseguendo il fil rouge viene seguita da un brano in chiaroscuro dai toni evocativi quale Tango, questo risulta anche il più lungo della tracklist e uno dei punti forti del disco. Le ultime tre tracce, Bride funeral, After all e Up to me, si inabissano in una profondità scura e tosta fatta di suoni psichedelici e allucinati, un profluvio di voci, colpi di basso e sferragliate di synth che lasciano pochi spazi alla noia.
Un duo di rocker belle e brave che confezionano un album che non si può oggettivamente definire rivoluzionario, ma che ricorda come si possa produrre ottima musica con fantasia e competenza.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
Not enough space
All mine the city
I mess you
Craziness and time
Heart of a beast
Tango
Bride funeral
After all
Up to me
Credits:
Autoprodotto
VOTO
Band:
Erica Martini // bass, back vocals
Silvia Raggetti // vocals, guitar, keyboards
https://www.leibei.it
https://www.facebook.com/leibei.it
https://www.youtube.com/user/LeiBeitube
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.