LA GABBIA – Madre Nostra
“La Gabbia ha una doppia anima che è fatta di luce ed ombra. Come ogni prigione è salvezza e allo stesso tempo dannazione.”. Così i La Gabbia descrivono il concept tematico di Madre Nostra nel loro comunicato stampa. La band di Bologna, progetto nato nel 2016, dopo aver autoprodotto e pubblicato il primo EP Bruciare Vivo nel 2017, torna sulla scena con il disco Madre Nostra, edito lo scorso novembre per l’etichetta indipendente You Can’t Records ed anticipato dall’uscita dei singoli Violenza e Ho Bisogno.
Le otto tracce di Madre Nostra alternano la passione del rock cantautorale, intenso, violento (Violenza) e genuino a momenti più delicati e riflessivi, attraverso un forte trasporto emotivo e sonorità che ci riportano indietro nel tempo, a quel meraviglioso periodo della musica alternative rock italiana dei Novanta, tra nichilismo e vodka. Madre Nostra come Madre Natura, come la Natura degli esseri umani, sempre più individualista ed in simbiosi con una società multimediale costantemente frenetica, tale da renderci contenitori vuoti e sgonfi. La cultura Occidentale è un’isola completamente alla deriva e le persone sembrano non avere più tempo per curare le relazioni interpersonali. Viviamo perennemente in bilico tra il bene e il male, tra lo schermo superficiale del nonsense e la profondità dei nostri abissi emozionali, intrappolati nella comfort zone delle nostre gabbie mentali. Che sia proprio questa la nostra Gabbia? Un male di vivere che, per assurdo, ci siamo autoimposti, che ci ci siamo costruiti con le nostre stesse mani.
I La Gabbia ci raccontano il loro punto di vista in merito al sistema sociale attuale, tra la presunzione di essere liberi ed un reale senso di impotenza, con un tappeto strumentale decadente, nostalgico, psichedelico e rabbioso, che trasmette un pathos sempre in crescendo. La Luna e i Falò è un percorso di crescita che trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Cesare Pavese. Un’altalena continua fra luci e ombre, un flipper di emozioni, dove emerge l’urgenza di ritrovare quella felicità perduta e l’importanza delle cose semplici, attraverso quei ricordi, quei luoghi e quei sorrisi che fanno stare bene. La lotta contro il male vive sulla voglia di vivere di ogni uomo e ha bisogno (Ho Bisogno) costantemente di nuove battaglie. Come direbbe Albert Camus nel suo celebre libro La Peste.
Ilaria è rimasta sopraffatta dall’egemonia del Dio denaro e non è mai riuscita a tornare indietro. Memorie di Una Prostituta parla dei ricordi e del dolore di Elena, una donna che ha un passato crudo e tormentato da raccontare. Dal fascino orientaleggiante di Agrabah, passiamo all’agrodolce ricordo della travagliata storia d’amore di Non Esisti. L’ultimo brano, La Fine e L’Inizio di Una Vita, chiude in maniera naturale e malinconica il nuovo LP de La Gabbia. Dunque, come uscire dalla gabbia di questi tempi? Che piaccia o no, siamo tutti in gabbia. E pensare che, già nel 1991, c’era chi cantava a squarciagola I’m Gonna Break My Rusty Cage, and Run.
ANDREA MUSUMECI
Tracklist:
Credits:
Pubblicazione: 29 novembre 2019
Label: You Can’t Records
Registrato, mixato e masterizzato da Davide Lasala e AndreaFognini di EDAC STUDIO
VOTO
Band:
Michele Menichetti – Voce e Tastiere
Francesco Stefanini – Chitarra
Andrea Manni – Basso
Filippo Lambertucci – Batteria
https://www.facebook.com/lagabbiabologna
https://www.youtube.com/channel/UCsD4nbJOrqJkyAnDuTcxvDQ
https://www.instagram.com/lagabbia.band
https://www.tuttorock.com/interviste/la-gabbia-intervista-sul-tour