KEEMOSABE – Look closer
Rime armoniche in versi sciolti. Dinamiche fuori dagli schemi contemporanei. Millantazioni di universalità. I Keemosabe sorprendono su ogni fronte. Questo album di debutto non poteva debuttare meglio. Ogni suono è sbrilluccante ed ogni assegnazione ritmica è un’estasi percettiva. “Look closer” non da tregua all’ascoltatore. Nelle sue mille sfaccettature riesce ad accalappiare l’attenzione anche in modo strafottente e seducente. Le sue gesticolazioni sono magistralmente variegate e pensate. E come se non bastasse anche concettualmente, questo disco sprizza di una certa originalità intrinseca. La band di Alberto Curtis (voce e chitarra), Sebastiano Vecchio (batteria) e Andrea Guarinoni (basso & Synths) strizza gli occhi alla propria vocazione pop-rock riscrivendo regole e leggi in un miasma di colori accesi ed intensi.
“All is one” è un ottimo inizio, conciso, diretto, con un basso dirompente ed un accompagnamento imprevedibile. “The Lights go down” presenta toni eterei e divini che sfumano piacevolmente in accordi serrati e cori battenti sintetizzati. La crespatura armonica del ritornello fa la sua bella figura bloccando il tempo. In “Out of the city” Il basso e la batteria sono liberi di quadrare tutti gli stacchi che vogliono e la chitarra li guarda da lontano con un ghigno. Interviene un sintetizzatore in stile hammond. Ci piace. “Storm” è una dichiarazione di guerra dalle fattezze noise. Le linee vocali perforano l’aria ed i pattern ritmici fanno proseguire il brano con continui assalti. “AnythingAnything” presenta un’ossatura distorta e manieristica. La chitarra digrigna i denti ed il comparto ritmica riesce a trattenerla a malapena. Come in tutte le sue sorelle, neanche in “Lost in the wind” ci sono forzature o punti ciechi. Le sue strade convergono in bassi sferici e pungenti, chitarre inebrianti e fusti ultrapercossi con buon criterio. Il gruppo ha ormai sguinzagliato il proprio charme. “The Valley” appare intensa e fugace. Le sue dinamiche dilaniano i muri e lasciano che gli echi della band ci rimangano appiccicati. Questo è un altro brano in cui si riesce ad apprezzare al massimo la compattezza del trio ed il sound della produzione di Tommaso Colliva. “We’ll make it work” è la traccia più sottotono dell’album. Non c’è nulla di riprovevole anche se la resa nella sua totalità appare un po’ timida a scialba. Le luci si abbassano per “Oh night” e cala un clima di nostalgia focolaresca che non guasta, anzi. La voce e la chitarra di Alberto divengono protagonisti indiscussi assieme ai sussurri della notte didascalica. “Let to the sun set” ostenta un riff di chitarra fulminante e sfarzoso che lascia indietro tutto il resto. Il brano atterrà solo per i rifornimenti e sorvola un paesaggio di allettanti di dinamiche in continuazione. “Eden Alone” porta con sé il featuring di Flora. La voce femminile dà una spinta propulsiva in più a queste battute finali. La batteria fa da cingolato e spara fuoco e fiamme con i suoi piatti mentre i sintetizzatori infiocchettano il resto.“Stay Awake” chiude l’emozionante circolo virtuoso di Look Closer. Il suono finto atteggiato a ballad, lo rende un’ottima scelta conclusiva che sa di arrivederci. L’iniezione è terminata, che sia un nuovo vaccino contro la mistura di mediocrità che avvolge il mercato musicale italiano da un po’ di tempo?
GIOELE AMMIRABILE
Tracklist:
- All Is One
- The Lights Go Down
- Out of the City, Pt.2
- STORM
- AnythingAnything
- Lost In The Wind
- The Valley
- We’ll Make It Work
- Oh Night! / 10. Let The Sun Set
- Eden Alone (feat. Flora)
- Stay Awake (feat. Matteo Costanzo)
Credits:
Recorded at: La Sauna Recording Studio
Engineered by: Luca Martegani, Enrico Mangione
Produced by: Luca Martegani, Enrico Mangione, KEEMOSABE
Mixed by: Tommaso Colliva
Mastered by: Giovanni Versari
Distributed by: Believe International
Pubblicazione: 23 ottobre 2020
VOTO
Band:
Alberto Curtis – Guitars & Vocals
Andrea Guarinoni – Keys & Guitars
Pino Muscatelli – Bass
Sebastiano Vecchio – Drums
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