KATATONIA – City Burials
Tornano dopo quattro anni i Katatonia con City Burials, e tornano le loro atmosfere cupe condite da melodie malinconiche, quelle atmosfere e quelle melodie ormai collaudate varie volte dal quintetto scandinavo. Attenzione però, ciò non significa che l’album sia una copia dei precedenti lavori, anzi, l’abilità di Jonas Renkse nel creare nuovi brani si mantiene su livelli altissimi. Nelle linee dei vari strumenti si sente molto la mano di tutti, a partire dai chitarristi, ovvero Anders Nyström, unico membro fondatore con Jonas, e l’ultimo arrivato in casa Katatonia, Roger Öjersson, continuando con il bassista Niklas e il batterista Daniel Moilanen, a dimostrazione che, come mi ha detto lo stesso Niklas in una recente intervista, il progetto di arrangiamento e registrazione dei brani ha coinvolto tutti e non esiste alcun regime dittatoriale all’interno della band svedese. Ci troviamo davanti all’ennesimo album dalla qualità eccelsa dei Katatonia, giunti all’undicesimo LP della loro ormai trentennale carriera, un album che spazia dal progressive rock dell’opener “Heart Set To Divide”, al classic metal di “Behind The Blood”, alle melodie oniriche di “Lacquer” e “Vanishers” (in quest’ultimo brano è presente anche l’ottima voce femminile di Anni Bernhard, cantante della band di Stoccolma Full of Keys). Potrei dire che City Burials sia l’album meno metal dei Katatonia, ma potrei dire anche che siamo davanti al lavoro più ricercato e complesso della band svedese, un lavoro pressochè perfetto, un caleidoscopio musicale nel quale tuffarsi più volte per scoprire ogni volta qualche dettaglio in più.
MARCO PRITONI
Tracklist:
- Heart Set To Divide
- Behind The Blood
- Lacquer
- Rein
- The Winter Of Our Passing
- Vanishers
- City Glaciers
- Flicker
- Lachesis
- Neon Epitaph
- Untrodden
Credits:
Etichetta: Peaceville Records
VOTO
Band:
Voce: Jonas Renkse
Chitarra: Anders Nyström
Basso: Niklas Sandin
Batteria: Daniel Moilanen
Chitarra: Roger Öjersson
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.