Jungle Gum – RESPIRO

“Jungle Gum” è un disco gustosamente poroso, ellittico per certi versi, ma soprattutto ben dinamicizzato. Infiltrazioni hip-hop slanciate e spericolate, linee melodiche taglienti ed un flow aggressivo e calibrato. Sono solo alcune delle caratteristiche pregnanti dei Respiro e del loro nuovo lavoro discografico. Il duo pugliese sembra non avere limiti energetici e mitraglia con le spalle in alto sia parole pungenti e dissacranti sia motivi elettronici che ammiccano ad orizzonti estetici ann’ottanteschi.

Il duo electro-pop/ alternative hip-hop salentino nato dall’incontro tra il violinista Francesco Del Prete e la voce di Lara Ingrosso: “Jungle Gum” rappresenta la bolla sociale in cui siamo intrappolati, masticatori e masticati, precari che generano precarietà in una continua reazione a catena. È il racconto, in dieci tracce, dell’atterraggio di viaggiatori provenienti dal futuro, costretti a muoversi in una “giungla urbana” popolata da personaggi sempre in bilico tra le loro aspirazioni e la durezza del mondo in cui vivono”.

Dopo un inizio un po’ sottotono con “La musica del futuro”, arrivano tracce come “Pre-carie” e “La giungla” che mobilitano gli animi con le rapide incursioni fiammeggianti del verbo. “La giungla” inoltre riesce a districarsi senza problemi tra la voce di Lara e i profondi sintetizzatori di Francesco. In “The working dead” il comparto sonoro si fa onirico seguendo da lontano il concept del brano. “NQSB” alza ulteriormente l’asticella delle aspettative, con un comparto formale decisivo e ben calibrato. Gli arrangiamenti in generale sono molto ponderati ed in questa quinta traccia se ne ha un’ampia dimostrazione. “Corona di Spine” lascia più spazio all’operato di Francesco, i sintetizzatori si distendono gradevolmente e la linea melodica della voce si erge in alta nei ritornelli. Gli 808 sono ciclopici in “Ce l’hai scritto sulla pelle” e sono accompagnati splendidamente da flebili sintetizzatori simil-archi. L’elasticità vocale di Lara ha modo di mostrarsi anche in “oTTo”, ottavo brano discretamente hip-hop. “Non li avevamo visti” e “Gingomma” si incurvano su sé stesse formando una traiettoria accelerazionista e fortemente dinamicizzata.

“Jungle Gum” è un artefatto da non lasciarsi scappare, innovativo nei suoi modi ed accattivante nelle sue forme. La ricerca di una sonorità precisa ed impattante si miscela perfettamente ad un altro tipo di ricerca: quella vocale. Il risultato è una centrale elettrica di rime ed onde sinosuidali.

GIOELE AMMIRABILE