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JORDAN RUDESS – Permission To Fly

JORDAN RUDESS – Permission To Fly

E’ sempre stato uno sperimentatore Jordan Rudess, sia nei suoi lavori da solista che in quelli dei Dream Theater e lo fa anche in questo suo nuovo album “Permission To Fly”, un album che bilancia alla perfezione tecnica, virtuosismo, melodie, armonia e tanto feeling e passione, ma è un album anche molto interessante ed impegnativo anche per quanto riguarda i testi, affidati alla figlia Ariana, di cui ne va molto fiero, queste alcune delle sue parole: “L’essenza dell’album è profondamente informata dagli eventi tumultuosi del 2023-2024, con motivi di pace e anti-violenza intrecciati in molte delle canzoni”… e ancora… “Tutti i testi dell’album sono stati scritti da mia figlia Ariana. Anche se mi piace scrivere testi da solo, il mio obiettivo principale tende a essere la qualità sonora delle parole. Per questo album, volevo scavare più a fondo e offrire qualcosa che risuonasse a un livello più profondo e cerebrale. Ari ha fatto un lavoro eccezionale.” Un messaggio di pace, dunque, cosa che oggi sembra fare solo la musica e l’Arte e devo ammettere che questo album farà riflettere e farà emozionare.

“The Final Threshold” è un bellissimo brano molto progressive rock, dove Jordan Rudess sembra voler tributare il grandissimo Keith Emerson nelle parti strumentali e tastieristiche, mentre le parti cantate rallentano i ritmi ed abbracciano melodie romantiche e toccanti e “Into The Lair” è un lungo brano di nove minuti e mezzo, epico e maestoso e anche sinfonico dove si staglia sempre la calda voce di Payne, non mancano partiture strumentali più tecniche e virtuose ed anche più heavy grazie all’ottimo guitar work e  ancora “Haunted Reverie”, prog/fusion, questa sarebbe la giusta definizione per un brano che è anche una delicata ballad molto intensa ed avvolgente. Citare tutti i brani diventa a questo punto doveroso e le dita di Rudess volano nei tasti delle sue tastiere in “The Alchemist”, altro lungo brano di più di otto minuti e mezzo uscito già come singolo e video e alterna il progressive più tecnico a quello più lineare la voce di Payne spesso si trova a seguire le linee di tastiere, un brano che fa emozionare e rabbrividire.

C’è poi “Embers”, altra delicata ballad progressive dal tocco sinfonico e romantico, anche questo uscito come singolo e video, splendido affresco che avvolge ed emoziona e “Shadow Of The Moon”, altra lenta e toccante ballad prog/sinfonica. C’è un po’ di Dream Theater in più in “Eternal”, altro lungo brano che sfiora i nove minuti, anche qui le parti strumentali sono molto tecniche e virtuose, ma le parti vocali sempre molto melodiche e “Footstep In The Snow” e “Dreamer”, due brani molto malinconici, specialmente l’ultimo citato, strumentale e dalle emozionanti tastiere atmosferiche e da colonna sonora. ci sono anche due bonus track, ma già tutto questo basta per poter dire che “Permission To Fly” è sicuramente tra i migliori, se non il migliore, della lunga discografia solista del tastierista statunitense, un album le cui melodie, ci permettono realmente di volare, almeno con la fantasia. A breve leggerete su queste pagine, la mia intervista al tastierista.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. The Final Threshold
  2. Into The Lair
  3. Haunted Reverie
  4. The Alchemist
  5. Embers
  6. Shadow of the Moon
  7. Eternal
  8. Footstep in the Snow
  9. Dreamer
  10. Incarnation (Bonus Track)
  11. Chopin Fm (Bonus Track)

Label: Inside Out Music/Sony Music
Genere: Progressive Rock
Anno: 2024

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VOTO

Band:Jordan Rudess: Tastiere
Joe Payne: Voce
Darby Todd: Batteria
Steve Dadaian: Chitarra
Bastian Martinez: Chitarra solista

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