I’M NOT BLONDE – Under the rug
I’m Not A Blonde (But I’d Love To Be Blondie) sono Chiara “Oakland” Castello e Camilla Matley. Autrici e polistrumentiste, insieme scrivono canzoni di stampo electro-pop con richiami alle più diverse influenze: dai ritmi e synth degli anni ’80 alle chitarre e melodie dal sapore punk anni ’90, avvicinandosi ai mondi di Moloko di Roisin Murphy, Le Tigre di Kathleen Hanna e più recentemente Holy Ghost e Tune-Yards.
Il duo è la loro forza e il loro sound si trova in bilico tra le loro due personalità, Camilla Matley, che è anche un architetto, ama uno stile pulito, sintetico ed elegante mentre Chiara Oakland, che ha studiato design, preferisce gli spazi pieni e ama lasciare sempre un pò di caos in quello che fa. Il loro lavoro insieme riflette la ricerca di un equilibrio tra diversi aspetti dei loro caratteri, tra ironia e follia, divertimento e serietà, minimalismo e art-pop, digitale ed analogico, il tutto avvolto da quel velo di malinconia di derivazione new-wave che le accomuna. Sul palco costruisco i loro pezzi con architetture di loop che si sovrappongono; voci, chitarre e synth si sommano, facendo del loro live-set una performance che riempie gli spazi sonori di una full band. Under The Rug è il nuovo disco di studio in arrivo il 4 ottobre su etichetta Backseat/INRI/A1.
Prodotto da Chiara, Camilla e Leziero Rescigno, registrato da Lele Battista presso le Ombre Studio e mixato da Mario Conte, il nuovo album è una collezione di storie e suoni, a volte anche molto diversi tra loro. Il concept attorno al quale ruotano le nove storie, una per ogni brano, parla dell’affrontare le proprie paure, quelle che a un certo punto nella vita vengono a galla e non possono più essere nascoste ‘sotto il tappeto’. Da qui il titolo del disco, ‘Under The Rug’, che viene dall’espressione inglese ‘sweep under the rug’, ovvero nascondere sotto il tappeto qualcosa che non vogliamo mostrare e che solitamente crea imbarazzo. Un disco decisamente piacevole, dalla leggera e frizzante No dugs, all’affascinante Latin boys, uno dei momenti migliori di questo disco con un trend che conquista nota dopo nota. Così come appare intelligente il contrasto tra la poppeggiante e veloce Happy face e la malinconica Too old, testi intelligenti e maturi, trama musicale sempre pulita e interessante. La produzione tecnica fornisce un suolo lucido e dettagliato, il genere si muove su un tappeto elettronico con le voci delle due cantanti a fondersi alla perfezione. Un disco intelligente che non scade mai nella banalità di un pop stucchevole, mantenendo sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore con continui cambi di ritmo.
MAURIZIO DONINI
Voto 8/10
Tracklist:
- No Dugs
- Latin Boys
- Happy Face
- Too Old
- Romantik Girl
- Salon
- Not That Girl
- Me Just Me, You Just You
- Simplicity
Pubblicazione: 4 ottobre 2019
Label: Backseat/INRI/A1
album pre-order link: https://inri.lnk.to/UTR_Pre
Credits:
Scritto da Chiara Castello e Camilla Matley
Prodotto da Chiara Castello, Camilla Matley e Leziero Rescigno
Registrato da Lele Battista presso le Ombre Studio
Mixato Da Mario Conte, eccetto “Salon” mixato da Massimiliano Lotti
Masterizzato da Giovanni Versari
Artwork Studio Othertypes
Foto Silvia Violante Rouge
Label INRI + Backseat
https://www.facebook.com/Imnotablondeband/
https://www.instagram.com/imnotablonde/
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.