HOUSE OF LORDS – Saints And Sinners
Quando ascoltai “House Of Lords”, uscito nell’ormai lontano 1988, rimasi folgorato da quel sound, quell’hard rock melodico così avvolgente e trascinante e con parti di tastiere che abbracciavano sonorità anche progressive e pomp. Quel tastierista era Gregg Giuffria, ex Angel, che sotto le sapienti mani di Gene Simmons dei Kiss, creò gli House Of Lords. In quella formazione c’erano nomi che hanno fatto storia come James Christian, Lanny Cordola, Chuck Wright e Ken Mary, musicisti incredibili. Ma anche all’inizio vari cambi di line up hanno un po’ minato la strada, sempre in salita, ma con ostacoli, della band. I successivi album “Sahara” del 1990 e “Demons Down” del 1992 erano sempre ottimi ma non all’altezza dell’esordio. Giuffria lascia la band e dopo un silenzio di circa 12 anni, il cantante James Christian riprende in mano le redini e grazie alla Frontiers Records, gli House Of Lords tornarono nel 2004 con “The Power And The Myth” con la formazione del primo album, quindi con Cordola, Wright e Mary, ma senza Giuffria.
Il sound cambia, diventa più aggressivo e ricama nei brani anche un po’ di AOR. Poi altri 8 album, sempre per Frontiers Records e sempre di ottimi livelli, ma tornano nuovamente con “Saints And Sinners”. Rimangono i soli James ChristinS, il cantante dagli esordi e il chitarrista Jimi Bell, oramai altra figura centrale della band, chitarrista dal 2006. Cambia il batterista, arriva Johan Koleberg, dei Lions Share e la vera novità è l’arrivo di Mark Mangold alle tastiere, dal curriculum di tutto rispetto, (American Tears, gli straordinari Touch, Drive She Said e The Sign). Mangold riporta il sound degli House Of Lords agli esordi, quando le tastiere erano più presenti e negli 11 brani dell’album il tastierista dà luce e colore ad ogni brano. La title track, “Saints And Sinners”, apre il CD nel migliore dei modi, strepitosa song veloce ma con spunti e rallentamenti melodici, hard rock melodico con ritornello orecchiabile e AOR, e nel mezzo un ottimo guitar solo di chitarra di Jimi Bell che si alterna ad un breve intervento prog e pomp delle tastiere di Mark Mangold e “House Of The Lord” ha melodie ricercate e nuovamente progressive ma poi si trasforma in una cavalcata hard rock d’altri tempi e gli anni 80 sono alle porte e superlativo è il lavoro di Mangold alle tastiere e ancora “Take It All”, che ha melodie AOR più accentuate. Altra song spettacolare è “Road Warior”, hard rock alla Rainbow con un giro prog di tastiere irresistibile (Hammond per la precisione) e cori e un ritornello accattivante e “Masters Of The Dark”, con intro epico, poi riff grintosi di chitarra, ritmiche cadenzate e ancora tastiere che evocano band come Styx e primi House Of Lords e il ritornello è orecchiabile e da cantare.
Tutti i brani vanno menzionati e “Avalanche” è una ballad struggente, avvolgente e beatlesiana e ottima la performance vocale di James Christian, che diventa più aggressiva e ruvida in “Roll Like Thunder”, hard rock song, anche un po’ glam energica e stravolgente e con in sottofondo un tanto amato suono di un Hammond. C’è poi “Razzle Dazzle”, hard rock’n’rioll con pregevoli interventi di chitarra e tastiere e ”Dreamig It All”, altro hard rock sfrontato ed elettrizzante, dove nel finale l’Hammond di Mangold fa cose che non possono non ricordare i momenti migliori di Jon Lord. Ancora un’avvolgente hard rock song, “Take My Heart Back” e l’hard rock più epico di “Angels Fallen”– “Saints And Sinners” è uno dei migliori album dell’intera carriera degli House Of Lords. Garantito!!!
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Saints And Sinners
- House Of The Lord
- Take It All
- Road Warrior
- Mistress Of The Dark
- Avalanche
- Roll Like Thunder
- Razzle Dazzle
- Dreamin It All
- Takin My Heart Back
- Angels Fallen
Label: Fronteirs Records
Genere: Hard Rock
Anno: 2022
VOTO
Band:
James Christian: Voce e chitarra
Jimi Bell: Chitarra
Mark Mangold: Tastiere
Johan Koleberg: Batteria
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!